Indice Tecniche e Divulgazione Il mondo dei sogni lucidi > I sogni non lucidi sono creati dal dialogo interiore?

Conversazioni generiche su tutto ciò che è inerente ai sogni lucidi: dinamiche al loro interno, funzionamento, personaggi onirici, ambientazioni, e considerazioni varie sull'argomento.

Re: I sogni non lucidi sono creati dal dialogo interiore?

Messaggioda ErikBauer » 19/01/2012, 23:29

Lucky144 ha scritto:Una volta sono uscito con una psicologa.
Mi ha detto che per essere felici ci vuole coraggio, alla tristezza invece ci siamo abituati.


Sante e sagge parole
I sogni sono il sussurro di un bambino che non ha ancora imparato a mentire.

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Re: I sogni non lucidi sono creati dal dialogo interiore?

Messaggioda ErikBauer » 19/01/2012, 23:29

Elisir ha scritto:fantastico eric.io e te andiamo mooooolto d'accordo e lo scorpione sono io perciò vedi che ci capiamo.essere felici fa paura lo so.ma ti dò un ulteriore esercizio da fare.inizi a scrivere e dici che ad un certo punto trovi sempre qualcosa di meglio da fare.ora,nel momento in cui questo accade rispondi su un foglio a queste domande:
1-come si chiama il sentimento che sto provando?
2-da cosa capisco che è proprio quello il sentimento?
3-cosa sente il mio corpo?
4-IN QUALE OCCASIONE MI SONO SENTITO COSì IN PASSATO?
se qualcosa non ti è chiaro puoi chiedermi quello che vuoi...ok?e fammi sapere che ne hai cavato fuori se ti va...un grande abbraccio.elisa


Grazie per l'esercizio, vediamo cosa ne salta fuori ;)
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Re: I sogni non lucidi sono creati dal dialogo interiore?

Messaggioda ErikBauer » 25/01/2012, 7:55

Una piccola osservazione... Tolle nei suoi discorsi e nei suoi libri ripete più volte che al mattino la nostra attività mentale è ridotta. Ora, per quanto riguarda me, sto scoprendo che la notte è attivissima... se dovessi avere durante il giorno un'attività mentale come quella che sto riuscendo a percepire mentre sogno, non so dire come starei... a meno che l'abbia e la dia per scontata. Di sicuro comunque non è ridotta come dice lui durante il risveglio, e negli istanti subito dopo, ha una certa inerzia. E mi rendo conto che alcune volte, quando "faccio fatica a svegliarmi" non è vera e propria stanchezza, ma semplicemente l'attività mentale notturna che fa fatica a lasciare il posto alla veglia, e se non riesco a scrollarmela di dosso subito, me la porto dietro tutto il giorno.

Tra l'altro, tra la fine del sogno e quando mi sono svegliato completamente, ho avuto alcuni episodi di confusione tra memoria reale e memoria onirica: mi sono scoperto dibattere con me stesso sul distinguere se alcuni ricordi che avevo erano ricordi di un sogno o ricordi di fatti veramente avvenuti. Alcuni sono riuscito a classificarli correttamente, altri invece li ho ritenuti reali mentre poi alla luce dei fatti so essere stati dei sogni, anche se sento tutt'ora, mentre scrivo, la mente che ha ancora degli attimi di dubbio sul fatto che fossero semplicemente sogni.
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Re: I sogni non lucidi sono creati dal dialogo interiore?

Messaggioda MightyBlue » 25/01/2012, 13:54

So che molti meditatori che praticano la consapevolezza cercano di dormire il meno possibile, ovviamente in base allle energie consumate durante il giorno. Questo perchè la notte non si ha consapevolezza (sogni lucidi permettendo, ma in quel caso non si può dire di star veramente dormendo).
Alcuni veramente bravi (si parla di monaci che meditano tutto il giorno) a volte non dormono proprio, ma continuano con la loro pratica quasi ininterrottamente.

Per mia esperienza posso dire che la mattina mi sveglio con la mente tutto meno che chiara, togliendo le poche eccezioni in cui ho mantenuto la consapevolezza fino a prima di addormentarmi e questa si è estesa in modo più o meno inconscio nei microrisvegli.
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Re: I sogni non lucidi sono creati dal dialogo interiore?

Messaggioda ErikBauer » 26/01/2012, 20:17

MightyBlue ha scritto:[...]
Per mia esperienza posso dire che la mattina mi sveglio con la mente tutto meno che chiara, togliendo le poche eccezioni in cui ho mantenuto la consapevolezza fino a prima di addormentarmi e questa si è estesa in modo più o meno inconscio nei microrisvegli.


Si, ho notato la stessa cosa anche io.
Da qui a pochi giorni inizio la lettura de "Lo yoga tibetano del sonno e del sogno" magari con quello riesco ad espandere un po' meglio l'argomento.
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Re: I sogni non lucidi sono creati dal dialogo interiore?

Messaggioda ErikBauer » 26/01/2012, 20:29

Elisir ha scritto:fantastico eric.io e te andiamo mooooolto d'accordo e lo scorpione sono io perciò vedi che ci capiamo.essere felici fa paura lo so.ma ti dò un ulteriore esercizio da fare.inizi a scrivere e dici che ad un certo punto trovi sempre qualcosa di meglio da fare.ora,nel momento in cui questo accade rispondi su un foglio a queste domande:
1-come si chiama il sentimento che sto provando?
2-da cosa capisco che è proprio quello il sentimento?
3-cosa sente il mio corpo?
4-IN QUALE OCCASIONE MI SONO SENTITO COSì IN PASSATO?
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Sono un paio di giorni che mi sento di nuovo abbattuto dentro, pochi minuti fa mi sono buttato a letto osservando la mia mente frullare su questo argomento... e sono stato folgorato da un'osservazione.

Colpa

Tutto si riduce ad un senso di colpa quando faccio qualcosa che mi piace veramente. Non chiedetemi qual'è l'origine Freudiana di questa cosa che mi porto dentro perchè non lo so, non adesso, non ancora. O forse lo so ma non voglio saperlo ora.
Il discorso è che se ci faccio caso, mi sento come sono ora, cioè svuotato, teso, aggressivo e chiuso, ogni volta che passo per un momento di sana ispirazione a fare qualcosa che mi piace. Fino ad ora l'avevo sempre visto come un semplice scorrere sinusoidale dei miei stati di umore... ma questa sera ho visto il filo che li tiene uniti.
Per farla breve ogni volta che mi viene l'ispriazione di fare qualcosa che mi piace, che poi mi ci metta o meno, inizio a diventare geloso del mio tempo, dei miei spazi, della possibilità di farlo in "santa pace" senza che nessuno mi "rompa le scatole". E allora inizio a "vedere" nelle interazioni con gli altri soltanto più richieste, di energia, spazio o tempo personali che siano, di conseguenza alzo le difese, mi chiudo, divento intrattabile e vengo colto da angoscia e sconforto.

Ora che ho notato questo mi è anche chiaro perchè faccio così fatica a mettermi a fare quello che mi piace quando effettivamente ne ho il tempo: oramai per me è indissolubilmente legato a quanto sopra, per cui dentro di me so già di non riuscire a godermelo e che se mi ci butto a capofitto divento di nuovo intrattabile, chiuso ed isolato.

Ora, è possibile che il famoso "muro di gomma" che sento tutte le volte che cerco di esercitare la mia volontà in un sogno sia in un qualche modo collegato a questo? Secondo me sì...

Bene... ora non mi rimane che riuscire ad assimilare la cosa a livello molto meno razionale e trovare il giusto punto di vista sulle cose per farla dissolvere...
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Re: I sogni non lucidi sono creati dal dialogo interiore?

Messaggioda Dehriei » 27/01/2012, 11:20

Cos'è facile?

Imparare a tenere le posate è facile? Imparare a leggere è facile? Imparare a camminare è facile? A parlare? A socializzare? A relazionarsi? Tagliare la legna è facile? Nuotare è facile? Usare un computer è facile?

Passiamo la nostra vita ad imparare ad assimilare dall'esterno. Quando siamo piccoli ci insegnano un sacco di cose, altre le impariamo per codici genetici innati e predisposizioni. Da bambini c'è come una forza che ci supporta, la forza sconosciuta dell'agire senza riflettere: voglio imparare a camminare e lo faccio finchè non ci riesco. Crescendo sembra quasi che perdiamo questa facoltà, si muta, cresce con noi e si trasforma. Intorno a noi nasce il confronto, non più ristretto alla sfera familiare ma allargato alla sfera sociale. Il confronto ci fa mettere in discussione e fa nascere in noi domande, dubbi, rimedi. Sono una ragazza di 19 anni e peso 62Kg. Accendo la tv e vedo tutte modelle, tutte perfette, dal sorriso smagliante, senza rughe, felici, solari e che pesano 45 kg. Penso che voglio essere come loro. Il mio fisico è diverso, ho una costituzione diversa, una predisposizione ossea diversa, senza contare che mi mancherebbero anche 20 cm di altezza. Cosa faccio? Vado in paestra? Faccio la dieta? Mi opero? Vomito? Mi ammalo? Mi sento uno schifo.
Guardo la ragazza e mi dispiace per lei, potrei dirle che il mondo fa schifo, che intorno a noi c'è merda, che la società ti impone la magrezza, ma che lei è bellissima così. Potrei dirglielo perchè non sarebbe nemmeno una bugia se è questo quello che vedo. Certo potrebbe incattivirsi di più, svilirsi o sentirsi protetta e coccolata e quando sarà sola?
Potrei dirle invece che il dato di fatto è che lei ha un fisico differente, che c'è, se vuole e è disposta, la possibilità di dimagrire e di sentirsi meglio, di farsi un'analisi, capire cosa vuole, che ci sono occhi che amano le sue forme e aspettano solo lei. Le mentirei? No, se ne sono convinto. Ma potrebbe poi prendere una batosta nel constatare una realtà che ancora è differente e avere una ricaduta più grossa.
Cosa è giusto e cosa è sbagliato? L'estremo da una parte o l'estremo da un'altra?
Potrei invece pensare che mi dispiace un casino, che vorrei essere onnipotente per darle la soluzione, per vivere al posto suo e farmi carico di quella frustrazione, proteggerla, sorregeggerla, "salvarla". Giusto? Grande amore, scarsa fiducia nel prossimo. Ancora un bivio, ancora un cruccio. Cosa è giusto, cosa è sbagliato? E' facile?
Ogni uomo nasce e ha un percorso, il perchè ci è sconosciuto. A volte basterebbe un silenzio, un passo vicino insieme senza voler fare o dire troppo. Un silenzio di fiducia. Un silenzio di rispetto, di presenza, di amore senza richieste. Un silenzio di: ok sono qua se hai bisogno e di non preoccuparti se stai male è un giorno così.
Invece vogliamo fare di più, domandarci di più, infarcire di più per colmare quel senso di vuoto e inutilità presente nel nostro ego e che ci spinge a continuare a riempire anche li dove non c'è n'è bisogno o dove nessuno ti ha chiesto di farlo.

Cos'è facile? Cosa è giusto? Cosa è difficile? Cosa è sbagliato?
Impariamo con determinazione, correggiamo con paura? Già, correggere per chi per gli altri o per noi stessi? Se l'unica verità fosse che siamo soli, che non dobbiamo rendere conto a nessuno in questo mondo?
Chi mi ama mi segua? Perchè? Tu che fai per farti amare? Niente, sono così. Ti fidi? Ti piacio? Sei libero di scegliere!
Cosa ci rende incapaci di questi ragionamenti? Cosa ci fa pensare che non può essere tutto così facile?
Saremmo egoisti, avidi, solitari? E non lo siamo già pur non seguendo queste domande?

Sai che ti dico Erik? In bocca al lupo....La vita è un gran bel tentativo.
Sembrava voler parlare, poi sospirò. Eppure fu tutto ciò che dovevo sentire....
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Re: I sogni non lucidi sono creati dal dialogo interiore?

Messaggioda Lucky144 » 27/01/2012, 12:01

...e per quanto riguarda la ragazza fi 62kg.....mandatela da me : Chessygrin :
Stato attività:
Spoiler:
Stato: In sperimentazione.
Obbiettivo: Indurre sogni lucidi tutte le notti.

Diario dei sogni lucidi

Gioia
Riconoscenza
Gioco...


Dovresti pensare che dove ora sei tu io ci sono già stato, tu invece qui non ci sei ancora arrivato.........
Cerchi un programma per tenere traccia dei tuoi sogni ?...http://www.sognilucidi.it/forum/viewtopic.php?f=4&t=4528
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Re: I sogni non lucidi sono creati dal dialogo interiore?

Messaggioda ErikBauer » 27/01/2012, 14:29

Dehriei ha scritto:Cos'è facile?

Imparare a tenere le posate è facile? Imparare a leggere è facile? Imparare a camminare è facile? A parlare? A socializzare? A relazionarsi? Tagliare la legna è facile? Nuotare è facile? Usare un computer è facile?

Passiamo la nostra vita ad imparare ad assimilare dall'esterno. Quando siamo piccoli ci insegnano un sacco di cose, altre le impariamo per codici genetici innati e predisposizioni. Da bambini c'è come una forza che ci supporta, la forza sconosciuta dell'agire senza riflettere: voglio imparare a camminare e lo faccio finchè non ci riesco. Crescendo sembra quasi che perdiamo questa facoltà, si muta, cresce con noi e si trasforma. Intorno a noi nasce il confronto, non più ristretto alla sfera familiare ma allargato alla sfera sociale. Il confronto ci fa mettere in discussione e fa nascere in noi domande, dubbi, rimedi. Sono una ragazza di 19 anni e peso 62Kg. Accendo la tv e vedo tutte modelle, tutte perfette, dal sorriso smagliante, senza rughe, felici, solari e che pesano 45 kg. Penso che voglio essere come loro. Il mio fisico è diverso, ho una costituzione diversa, una predisposizione ossea diversa, senza contare che mi mancherebbero anche 20 cm di altezza. Cosa faccio? Vado in paestra? Faccio la dieta? Mi opero? Vomito? Mi ammalo? Mi sento uno schifo.
Guardo la ragazza e mi dispiace per lei, potrei dirle che il mondo fa schifo, che intorno a noi c'è merda, che la società ti impone la magrezza, ma che lei è bellissima così. Potrei dirglielo perchè non sarebbe nemmeno una bugia se è questo quello che vedo. Certo potrebbe incattivirsi di più, svilirsi o sentirsi protetta e coccolata e quando sarà sola?
Potrei dirle invece che il dato di fatto è che lei ha un fisico differente, che c'è, se vuole e è disposta, la possibilità di dimagrire e di sentirsi meglio, di farsi un'analisi, capire cosa vuole, che ci sono occhi che amano le sue forme e aspettano solo lei. Le mentirei? No, se ne sono convinto. Ma potrebbe poi prendere una batosta nel constatare una realtà che ancora è differente e avere una ricaduta più grossa.
Cosa è giusto e cosa è sbagliato? L'estremo da una parte o l'estremo da un'altra?
Potrei invece pensare che mi dispiace un casino, che vorrei essere onnipotente per darle la soluzione, per vivere al posto suo e farmi carico di quella frustrazione, proteggerla, sorregeggerla, "salvarla". Giusto? Grande amore, scarsa fiducia nel prossimo. Ancora un bivio, ancora un cruccio. Cosa è giusto, cosa è sbagliato? E' facile?
Ogni uomo nasce e ha un percorso, il perchè ci è sconosciuto. A volte basterebbe un silenzio, un passo vicino insieme senza voler fare o dire troppo. Un silenzio di fiducia. Un silenzio di rispetto, di presenza, di amore senza richieste. Un silenzio di: ok sono qua se hai bisogno e di non preoccuparti se stai male è un giorno così.
Invece vogliamo fare di più, domandarci di più, infarcire di più per colmare quel senso di vuoto e inutilità presente nel nostro ego e che ci spinge a continuare a riempire anche li dove non c'è n'è bisogno o dove nessuno ti ha chiesto di farlo.

Cos'è facile? Cosa è giusto? Cosa è difficile? Cosa è sbagliato?
Impariamo con determinazione, correggiamo con paura? Già, correggere per chi per gli altri o per noi stessi? Se l'unica verità fosse che siamo soli, che non dobbiamo rendere conto a nessuno in questo mondo?
Chi mi ama mi segua? Perchè? Tu che fai per farti amare? Niente, sono così. Ti fidi? Ti piacio? Sei libero di scegliere!
Cosa ci rende incapaci di questi ragionamenti? Cosa ci fa pensare che non può essere tutto così facile?
Saremmo egoisti, avidi, solitari? E non lo siamo già pur non seguendo queste domande?

Sai che ti dico Erik? In bocca al lupo....La vita è un gran bel tentativo.


Guarda Dehriei... ho riletto il tuo post 3 volte, due delle quali chiedendomi ma che caxxo centra?
Poi, alla terza ho capito che centra eccome, centra il segno di uno dei tantissimi lati di quella medaglia che è la vita... medaglia che vedo annodata e cerco disperatamente di dissipare.
Tu parli di punti di vista, scelte e paure, parli di difficoltà... tutte cose che per 37 anni non ho mai visto, non perchè non ne incontrassi ma semplicemente perchè andavo avanti ad occhi chiusi, quel che era era, pur di non vederle.

E adesso che li sto aprendo gli occhi, vedo quel groviglio fatto di sensi di colpa, paure, difficoltà, scelte e quant'altro e non riesco a sopportarlo, e allora mi viene da dipanarlo tutto assieme, di farlo diventare un filo bello lungo e diritto, come mi immaginavo che dovessero andare le cose fino a poco fa, un filo senza nodi dove basta VOLERE una cosa per raggiungerla, basta mettersi a farla per ottenerla...

Sai cosa ti dico? Ti dico che sto capendo una cosa: penso di averla usata ben poco fino ad ora, la Volontà... perchè da questi discorsi mi rendo conto che non so neppure bene che cosa sia e come funzioni... perchè tutte le volte che cerco di afferrarla lei mi sfugge e così mi sfuggono i propositi che mi pongo.

Amen, ci stà... ma adesso mi andrebbe proprio di imparare.
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Re: I sogni non lucidi sono creati dal dialogo interiore?

Messaggioda Dehriei » 27/01/2012, 20:53

Lucky144 ha scritto:...e per quanto riguarda la ragazza fi 62kg.....mandatela da me : Chessygrin :


Per fortuna che ci sei tu che sdrammatizzi!!!! : Sailor : Volpone, ma lo sai che sono geloso vero? E poi io ne peso 85... : Queen :
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