yareol ha scritto:Secondo me l'interpretazione della frase "Non siamo fiori, siamo prati" intende dire che noi non siamo il frutto di qualcosa, un'entità che rimane sempre uguale a sè stessa, dalla quale non può nascere null'altro perchè la sua forma e scopo sono quelli e non può cambiare. Noi in realtà siamo prati, nel senso che siamo terra fertile dalla quale può nascere qualsiasi cosa, noi siamo materia prima sulla quale seminare e dalla quale aspettarsi frutto, poi il tipo di frutto che nasce dipende dal seme (cioè dalle idee) che ci seminiamo sopra. Se l'idea è positiva, edificante, costruttiva, allora il frutto sarà buono e si moltiplicherà dando luogo a sua volta ad altre creazioni ugualmente positive, altrimenti se l'idea è distruttiva, negativa, oscura, allora il frutto avrà la medesima natura e tenderà all'opposto a far marcire e deteriorare tutto quello che c'è sul prato e fin'anche la terra stessa.
ElTopo ha scritto:Ah, questo topic è perfetto, proprio l'altro ieri alla fine di un sogno ho sentito la voce di uno speaker radiofonico che diceva esattamente:
"nel sesto cielo egli veglia, assente" e poi dopo una pausa cambiando tono una cosa del tipo "niente, volevo solo dire questo. Buona giornata a tutti"
SandStorm ha scritto:ElTopo ha scritto:Ah, questo topic è perfetto, proprio l'altro ieri alla fine di un sogno ho sentito la voce di uno speaker radiofonico che diceva esattamente:
"nel sesto cielo egli veglia, assente" e poi dopo una pausa cambiando tono una cosa del tipo "niente, volevo solo dire questo. Buona giornata a tutti"
Sesto cielo può essere interpretato come un "sesto senso metafisico" tipo un sesto grado di percezione
Egli veglia può essere interpretato come "dio"
Assente.. perché? Mhm.. boh, forse perchè in realtà non esiste?
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