da ErikBauer » 04/08/2014, 16:26
Dunque dunque, topic interessante e "Hot".
Vorrei iniziarlo con un incipit decisamente "Forte", sopratutto per chi come me pratica ReiKi e altre discipline bioenergetiche, sfatando subito un mito: il ReiKi e le altre discipline BioEnergetiche, di per se non guariscono un bel nulla, a quello ci pensa la medicina occidentale.
A che cosa servono allora queste discipline? Presto detto: ognuna di esse, in un modo o nell'altro, accelera i naturali processi di autoguarigione dell'Organismo umano, per cui se una ferita, una malattia, un malanno, sono destinati a guarire comunque, ecco che il ReiKi, la BioEnergetica et simila possono accelerarne il processo senza per altro avere effetti collaterali. Un'altro vantaggio è che se praticate o autopraticate con costanza aiutano a prevenire il sopraggiungere di malattie.
Chiaro che poi se ho una ferita che mi provoca una forte emorragia e rischio di morire dissanguato mi rivolgo a chi sa prendersene cura nel più breve tempo possibile e nel miglior modo possibile: vado al prontosoccorso. Stessa cosa se ho una caviglia slogata o un femore rotto: la Medicina Occidentale ha i suoi bei perchè ed è giusto che vengano riconosciuti anche a chi intraprende uno stile di vita Olistico. Nulla mi vieta, comunque, di abbinare le due cose: dopo le cure "tradizionali" mi faccio o mi faccio fare dei trattamenti ReiKi, in modo da accelerare il processo di guarigione e aiutare il mio fisico a riprendersi nel miglior modo possibile, anzi, è la pratica che consiglio e che consiglia ogni Master ReiKi degno di questo nome quando insegna a qualcuno.
Sì, ma dove si fermano queste discipline? Quali sono i loro limiti? Quando è lecito parlare di guarigioni "miracolose" tipo quella di questo tanto discusso thread?
La prima cosa che mi viene in mente è che le discipline Olistiche sono MOLTO efficaci quando si ha a che fare con un malore, una malattia o una disfunzione di origine emotiva, nervosa o psicosomatica: in questi casi ho toccato con mano guarigioni da allergie, mal di testa cronici o eruzioni cutanee altrettanto toste da scacciare via utilizzando la via delle medicine tradizionali.
Le chiavi in comune di questi casi erano una forte voglia di guarire da parte del "paziente" (uno dei quali ero io) e la psicosomaticità del malore.
Comunque sia, le discipline Olistiche possono spingersi oltre, proprio perchè come detto in precedenza tendono a stimolare e facilitare i normali processi di autoguarigione, quindi a livello teorico di limiti non ce ne sono... Già, a livello teorico. Ma in pratica?
In pratica, in tutta onestà, sono limiti che ancora non conosco, ma che ho intenzione di sperimentare.
Nel frattempo, a chi è interessato e pratica discipline Olistiche, ma anche a chi non ne pratica dico una cosa: Se la medicina Occidentale esiste e sta in piedi, e se milioni di vite vengono salvate ogni anno, vuole dire che demonizzarla non ha senso. Certo ha i suoi difetti (ma cosa è perfetto a questo mondo?) e in alcuni casi può venire strumentalizzata (ma cosa non lo è, quando è legato ai soldi? Ho visto strumentalizzare corsi di ReiKi, se è solo per questo), ma la vera cosa saggia da fare se volete sentire la mia opinione, è quella di imparare a distinguere quel sobrio confine dove piuttosto che usare una è meglio usare l'altra.
That's my two cents about it.
I sogni sono il sussurro di un bambino che non ha ancora imparato a mentire.
"Ama, sii Umile, Ringrazia, Sorridi, Festeggia"