Anche questo, come la storia del tendine
(http://www.sognilucidi.it/forum/viewtopic.php?f=50&t=5586)
mi e' successo una quindicina di anni fa. All'epoca ebbi alcuni sogni lucidi in cui andavo a spasso per l'universo. Per indurre questi sogni praticavo una specie di WILD di mia invenzione in cui ad un certo punto facevo scattare un interruttore immaginario situato piu' o meno alla radice del cervello il quale mi inibiva il comando dei miei stessi muscoli. In altre parole, dopo aver fatto scattare l'interruttore non riuscivo piu' a comandare il mio corpo. (Apro una parentesi: ho passato eoni a cercare un analogo interruttore per inibire gli stimoli - i.e. le sensazioni sensoriali - senza mai trovarlo).
Bene: una volta, in una unica occasione, la mia mente invece di uscire in maniera ordinata e tranquilla dal mio corpo e' esplosa verso l'alto ad una velocita' vertiginosa. Io ho visto con chiarezza assoluta quello che c'era intorno a me, e sono convinto di aver VISTO e non IMMAGINATO (al contrario di tutte le altre volte che sapevo di aver immaginato quello che vedevo). In una frazione di secondo la mia mente e' uscita dal mio corpo ed io, in preda ad uno spavento fortissimo, sono tornato indietro e rientrato nella mia testa. Sono immediatamente tornato in me ed ho avuto la precisa sensazione che se non fossi tornato sarei morto. Da quel giorno io so (magari dovrei dire "io credo di sapere" ma per me questa e' ormai una certezza) cosa si prova a morire e che morendo si va altrove - anche se non so dove. Non sono credente. Da quel giorno il mio modo di vedere il mondo e' cambiato.
Una postilla "scientifica": una sensazione identica alla mia e' stata descritta da molti di quelli che sono "resuscitati" per un qualsiasi motivo. Vi e' una casistica talmente estesa che si e' pensato di organizzare un esperimento mettendo sopra al letto dei pazienti in punto di morte un simbolo (un cerchio, un quadrato...) che possa essere visto solo dall'alto per vedere se colui che eventualemente "ritorna in vita" e' in grado di descrivere il simbolo. Questa sarebbe una prova che non si tratta di immaginazione ma di vista vera e propria.