Sto riprendendo, dopo parecchio tempo, ad usare questa tecnica riporto qua la pagina del Diario Onirico nella quale l'ho nuovamente usata:
Ieri vado a dormire verso le 2:30, complice Scholar of the First Sin (In realtà arrivo a casa dopo una cena con EG e mi dico "Faccio solo una partita da mezzoretta... si, come no)
Ho parecchia tensione addosso (dovuta a stress accumulati), per cui faccio fatica ad addormentarmi, Tiger fa quello che può e mi si accoccola contro la pancia, sotto le coperte, facendomi le fusa.
Ecco quello che ricordo dei sogni fatti:
[...] Sono in una grossa stanza con vetrata... a guardare bene è un negozio autorizzato Games Workshop, di quelli belli grossi. Nel bel mezzo della stanza c'è un tavolo dimostrativo del loro nuovo gioco di miniature ambientato nell'epoca degli antichi romani, qualcosa a metà strada tra lo storico ed il Fantasy. Sono nel negozio con AM, ed essendo lui appassionato di Lex Arcana (un Gioco di Ruolo con praticamente la stessa ambientazione) facciamo una partita di prova, un contro l'altro, in coppia con due ragazzi dello staff, che ci seguono.
Il sogno inizia con noi che leggiamo il manuale passo passo, per l'occasione il sogno me lo fa vedere come qualcosa a metà strada tra il buon vecchio "Tomo delle Regole" della 6° edizione di Warhammer Fantasy Battle e un tutorial interattivo di un videogame quale può essere "Rome, Total War".
Lo scontro è tra una piccola unità esplorativa di Romani e un'avanguardia da guerriglia di Galli. Io gioco i Romani e AM gioca i Galli.
Arriviamo alla pagina del manuale con le unità già piazzate sul campo, dove gli elementi scenici rappresentano una tipica foresta Francese di 2000 anni fa. Il tutto viene rappresentato da una foto messa in maniera molto scenica sulle due pagine centrali del manuale interattivo, con tutto intorno delle didascalie e delle icone che rappresentano i significati delle varie unità, le loro opzioni di movimento, di attacco, ecc...
Nella foto delle unità si vede solo la Silhouette in nero, l'effetto è molto carino perchè non distoglie l'attenzione del lettore dall'importanza delle didascalie con un'eventuale bellezza delle miniature.
Secondo il manuale toccherebbe a me muovere il primo turno, e nelle didascalie sono anche suggeriti i movimenti delle prime unità, a mo di tutorial proprio base, base.
Faccio per leggerli, quando uno dei due tipi dello staff mi fa "Ma dai... non seguire quelle istruzioni, tanto so che sei capace, prendi in mano la tua partita!"
Detto fatto, obbedisco con molto entusiasmo e roteozoommo la foto come se fosse un ologramma, mentre lo faccio questa diventa il tavolo da gioco piazzato al centro del negozio. Ovviamente la ruoto in modo da portarmi dietro alle fila della mia armata, così da poter studiare al meglio la situazione
"Mmmm... fammi vedere..." borbotto mentre studio la situazione.
Beh, le mie unità sono tutte piuttosto indietro, a parte due coppie di esploratori armati di arco, scudo piccolo e gladio molto più avanti rispetto al corpo del distaccamento, nel quale conto, se non ricordo male, un paio di unità di fanti legionari, qualche pretoriano a cavallo, e un paio di unità di arcieri.
Lo schieramento di AM è parecchio più vario (i Galli avevano un esercito molto meno organizzato), vedo uomini armati di ascia, esploratori imboscati in mezzo ai cespugli, altre unità che non ricordo e un paio di tori giganti accompagnati da degli uomini armati di picca e fruste. La mia attenzione viene catturata proprio da quelli... se riescono a caricare le mie unità di fanteria sul fianco, queste sono spacciate... devo farli fuori prima che possano avvicinarsi, peccato che siano ancora fuori dalla portata dei miei arcieri.
Studio la scena e vedo che una delle mie unità di esploratori non lontana dal toro più vicino, valuto mentalmente la distanza e la situazione, e faccio:
"Muovo l'unità di esploratori vicino a quel Toro, in modo da poterlo studiare ed attaccare di nascosto. Passo di qua", e indico una via leggermente più lunga, "perchè qui ci sono i suoi esploratori" ed indico due miniature di AM.
"Non lo sai". Le parole di AM escono secche e ammonitrici, precedute da 4 schiocchi della lingua contro il palato, in segno ammonitivo. Mi giro verso di lui e sta ancora facendo segno di no con il dito. "Le mie unità sono nascoste" Continua, con tono altrettanto secco.
Odio quando usano quel tono con me, ed in effetti mi vibrano le corde della rabbia... Prendo un profondo respiro, tento di calmarmi come posso e ribatto qualcosa sul fatto che posso scegliere di passare dove voglio, lui semplicemente mi guarda fisso negli occhi, braccia conserte, mento abbassato sul petto.
Prendo un'altro respiro... sto reagendo di rabbia... secondo le regole ha ragione lui... certo che ci sarebbero altri modi di fare... penso tra me e me in una frazione di secondo.
Prendo un'altro respiro... la rabbia non vuole andarsene... arrivano ricordi e ricordi di partite a Warhammer Fantasy battle con lui...
Vabbè, penso, ancora frustrato, che sarà mai perdere due esploratori per del fuoco alle spalle, l'importante è arrivare al toro gigante.
Così muovo le mie miniature a pochi pollici dal toro, comunque ancora nascoste. Gli esplratori Romani hanno un'abilità bellissima: possono segnalare agli arcieri la posizione del nemico sparando una freccia infuocata in cielo.
In maniera molto scenica, come se giocassi di ruolo, mimo e descrvio "Uno degli esploratori accende una freccia segnalatrice e la spara in alto con il suo arco, gli fa descrivere una parabola molto stretta in modo che cada verso il Toro, così da indicare la sua posizione alle altre unità. Da ora in avanti possono sparargli"
"Non puoi" è di nuovo la risposta secca di AM, di nuovo preceduta dallo schiocco di lingua sul palato e di nuovo accompagnata dal movimento del dito di fronte alla faccia.
Rimango un istante di stucco... ora la rabbia sta diventando esplosiva, mentre mi giro paonazzo verso di lui lo sento commentare, in modo secco e asciutto, che alcune unità sono fuori portata dal suo toro.
Non ha capito un cazzo, certo che possono colpire il "Suo Toro" solo le unità a distanza di tiro... ma ci penso appena, oramai la rabbia è troppa, talmente tanta che il sogno si modifica e nella mia piccola unità ora ho anche un paio di catapulte con proiettili fiammeggianti (tipo quelle de "Il Gladiatore") e valuto seriamente di usarle entrambe, sul "Suo Toro"... sbotto... scoppia uno scontro verbale nel negozio, davanti a tutti.
Non ricordo le parole, so solo che erano amare, accompagnate da emozioni altrettanto amare
[...]
Mi sveglio colmo di rabbia e fastidio... ci metto un bel po' a razionalizzare il fatto che sono anni che non gioco con AM... e che molto probabilmente il sogno rappresenta in realtà un mio diverbio interiore del quale i ricordi di AM sono un mero specchio...
Usando la tecnica della quale parlo in questo Topic, ho compreso che AM rappresentava, nuovamente, una parte di me molto simile a come lo sogno: impositiva, attaccata alle regole, con la mania di tenere le cose sottocontrollo, non sopporta perdere ed avere torto... ed effettivamente di tanto in tanto salta ancora fuori, sopratutto durante i miei "Lavori Interiori". La lite che c'è stata tra me e l'AM del sogno (ma a questo punto suppongo anche quella che c'è stata anni fa tra me e il vero AM), rappresentava una lite tra alcune mie parti, non ancora integrate tra loro.
Usando quella tecnica ho rivissuto il sogno modificandolo in modo che io e AM andassimo perfettamente daccordo, godendoci la partita. All'inizio volevo cambiare soltanto il suo punto di vista, ma ovviamente non ha funzionato... era ancora un mio tentativo di dare ragione ad una delle due parti (quella con la quale mi identifico più facilmente) e torto all'altra... così facendo però non c'era nessuna integrazione.
Soltanto quando ho modificato il punto di vista di entrambi all'interno del sogno (Sia del me Onirico, che non voleva accettare nel suo profondo di seguire le regole e di giocare "sciolto" solo perchè davanti aveva AM, che di AM stesso) in modo che la partita diventasse non solo godibile, ma carica di entusiasmo, allora c'è stata la trasformazione interiore.