3 settembre 2019
Serie di lucidi pomeridiani ore 15.00-15.45
Ho una serie di sogni lucidi e semi lucidi per lo più abbastanza confusionari di cui riporto gli episodi che ricordo un po' meglio. L'ordine non è quello cronologico ma è casuale.
Episodio 1: L'angelo e l'elfa
[slpc]Sono in giro nei dintorni di casa, percorro la discesa dietro casa mia, passano parecchie macchine, molte più del normale per questa zona della mia città. Tutto appare molto vivido e realistico tanto che sto attento ad attraversare la strada poiché se venissi investito prenderei una bella botta e rischierei di svegliarmi. Prima di arrivare alla fine della strada prendo una delle vie in salita che partono da questa strada in piano che sto percorrendo (è così anche nella realtà fisica). Più avanti mi trovo a girare per vie e vicoli che non riconosco, non sono più nella mia città. Giro l'angolo più volte ma sbuco sempre in aree periferiche costituite da villini, come la zona di casa mia. Non ci sono piazze, locali, negozi, solo case e qualche chiesa. Qui mi viene in mente di entrare in una chiesa, cosa che non ho mai fatto in un sogno lucido, potrebbe essere interessante. Entro e vedo che si sta celebrando una messa, o almeno così sembra. Vedo che le persone sono in piedi, c'è una musica tipica delle messe. Mi viene in mente di incontrare un angelo, mi fermo e dico ad alta voce che quando mi volterò mi troverò di fronte un angelo. Detto fatto, mi volto e vedo un uomo con le ali d'angelo che però si dirige subito verso l'uscita. Lo seguo e lo raggiungo, ora posso vederlo meglio, è alto, snello, capelli lunghi, aspetto androgino. Qui però interviene qualcun altro, è una donna, forse un angelo anche lei, alta, snella, carnagione chiara, capelli castani. Ha una particolarità che balza subito all'occhio, delle piccole orecchie a sventola, non umane, sembrano quelle di un elfo, di quelli del Signore degli Anelli. Le dico che sono carine le sue orecchie, e lei sembra offendersi, forse pensa che la sto prendendo in giro, ma le dico che dico sul serio, quelle orecchie le stanno bene. L'elfa sembra capire, poi telepaticamente mi dice che è in grado di far sporgere gli occhi fuori dalle orbite e contemporaneamente me lo dimostra, mi sembra di capire che usa questa sua abilità per ingrandire la visuale, una sorta di zoom.[/slpc]
Episodio 2: Bloccato sul balcone
Mi trovo sul letto in stato di paralisi e aspetto il momento giusto per effettuare il distacco. Sento però arrivare mia madre che mi parla dicendomi di svegliarmi, non capisco per quale motivo. Insiste, ed è talmente realistico che per un attimo penso sia veramente mia madre. Poi però vedo che nonostante stia insistendo e mi scuota per svegliarmi continuo a rimanere in paralisi, [slpc]dunque ho la conferma di stare sognando e che quella è la solita entità che viene a farmi visita durante i miei risvegli in paralisi. Rimango calmo ed inizio a canticchiare, ciò fa svanire l'entità in pochi secondi e al momento giusto eseguo il distacco. Esco di casa e raggiungo una palazzina di tre piani, prendo l'ascensore per raggiungere l'ultimo piano e poi prendere il volo da lì. Nell'ascensore entra con me anche una signora sulla settantina. Arrivato al terzo piano esco su un balcone che però ha una tettoia bassa che mi impedisce di saltare da qui.[/slpc] Da qui faccio alcuni tentativi maldestri finché lo scenario non crolla.
Episodio 3:
[slpc]Mi trovo sul letto ed eseguo il distacco, stavolta fluttuando ma le immagini sono ancora offuscate. Esco dalla finestra attraversandola ma mi ritrovo di nuovo nella mia stanza. Ripeto l'operazione più volte e ogni volta mi ritrovo sempre nella mia stanza. In pratica mi trovo in un loop in cui uscendo dalla finestra entro sempre nella mia stanza. Capisco che devo uscire da un'altra parte, vado di sopra ma le immagini vanno e vengono. Dopo una serie di tentativi mi ritrovo su una spiaggia, vedo il mare ma le immagini crollano quasi subito. Comunque ora che so di essere su una spiaggia mi dirigo alla cieca verso il mare, mi bagno le mani e gioco un po' con la sabbia bagnata del bagnasciuga, le sensazioni sono molto vivide. Così facendo le immagini tornano e il sogno si destabilizza.[/slpc] La mia lucidità però subisce un calo notevole. C'è un bambino con me che non so chi sia, interagisco in qualche modo con lui ma il ricordo è vago. Ora incontro una bella ragazza, ci baciamo ma lei è molto più alta di me e la cosa risulta alquanto scomoda. Quando ci stacchiamo dal bacio mi accorgo che non è più una ragazza ma un ragazzo mulatto, brasiliano sembrerebbe. Mi arriva un'informazione telepatica riguardo il suo nome: "Adriano". Mi accorgo di essere una ragazza ora e gli chiedo come mai stavolta mi è sembrato così alto e lui risponde che è perché non sto indossando scarpe coi tacchi. Ora ci troviamo in una casa e incontro mia madre e non so perché la identifico in parte con la ragazza di prima. Ora sono a casa di mia nonna in cucina e torno parzialmente in me. Mi torna in mente una ragazza che ho incontrato in un lucido di quasi due anni fa e verso la quale ho sentito una forte connessione. Parlo da solo rivolgendomi a lei e chiamandola Sara, non so perché questo nome, in quel sogno non mi disse come si chiamava. Le dico che non dimenticherò mai quel nostro incontro e che ho voglia di rivederla di nuovo. Ora mio padre mi chiede di sparecchiare il tavolo, dovrei ignorare la sua richiesta dato che mi farebbe solo perdere tempo ma alla fine decido di fare quello che mi ha chiesto usando però la telecinesi per fare più in fretta. [slpc]Provo a concentrarmi per spostare la roba dal tavolo ma interviene mio zio e si offre lui di sparecchiare. Gli dico di non farlo perché voglio farlo io con la telecinesi ma lui in un attimo ha già tolto tutto. Ora però voglio dimostrargli che la telecinesi funziona davvero e che non sono impazzito, così tento con degli oggetti sopra un tavolino davanti alla porta che conduce al salotto ma anche qui niente da fare, forse non sono abbastanza concentrato e convinto. Lascio perdere e gli dico che prima o poi gli darò una dimostrazione. Scendo le scale ed esco in strada. C'è una ragazzina di 12 anni ferma in piedi che dice qualcosa che non ricordo. Prendo la strada verso l'uscita dal condominio e vedo due ragazze sulla sinistra. Dalla destra invece arrivano dei bambini che fanno un po' di chiasso. Uno di questi dice di trovarsi qui perché si sta nascondendo da non so chi o cosa. Le ragazze fanno una faccia perplessa,[/slpc] io proseguo ma qui il ricordo sfuma.
6 settembre 2019
OBE ore 22.10-00.30
[slpc]Sono sul letto in stato di paralisi, mi rotolo sul pavimento ma inizialmente mi sento ancora bloccato. Mi alzo ed esco dalla mia stanza, vado di sopra, c'è poca luce, incontro mio nonno che scende le scale dal primo piano e ci salutiamo.[/slpc] Esco in strada e perdo lucidità. Mi ritrovo poi in varie situazioni non lucide o semi lucide.
Serie di lucidi ore 4.00-5.30
Anche questa notte ho una serie di episodi più o meno lucidi che elencherò in ordine casuale, dato che non sono riuscito a riordinarli cronologicamente.
Episodio 1:
Prendo lucidità durante un sogno di quelli carichi di ansia e frustrazione, con situazioni paradossali, ritardi e telefoni che non funzionano. Il sogno tuttavia crolla poco dopo.
Episodio 2:
Mi trovo sul letto sdraiato a pancia in giù. Entra mia madre ed inizialmente penso sia veramente lei, ma come la volta scorsa nonostante tenti di svegliarmi rimango in paralisi.[slpc]Inoltre qui sono anche sdraiato al contrario con la testa dove in realtà tengo i piedi. L'entità mi dice qualcosa del tipo "è inutile che ti sforzi" e io rispondo "lo so". Rimango fermo e calmo e provo a parlarci,le chiedo quale sia il suo scopo ma non risponde, anzi si fa ancor più aggressiva. A questo punto rinuncio al dialogo e mi metto a canticchiare. In breve riesco a liberarmi, mi alzo e vado di sopra continuando a canticchiare. Esco dal portone e mi accorgo di essere scalzo, le sensazioni sono molto vivide e le piante dei piedi quasi mi fanno male mentre scendo le scale.[/slpc] Esco in strada, indosso dei pantaloni lunghi, sono un po' ingombranti e me li tolgo. Perdo lucidità e poco dopo mi trovo in un luogo chiuso in cui vedo un uomo seduto davanti ad una scrivania che parla con una donna seduta dalla parte opposta. Il tizio è sotto accusa per qualcosa che ha fatto e si difende dicendo che aveva bisogno di sfogarsi, di liberarsi. Ora il tizio inveisce contro la donna ed altre persone che sono con lei ad accusarlo, poi se ne va. La donna dice di non voler più avere niente a che fare con quell'uomo e lascia il caso ad una collega più giovane, la quale però non è per niente contenta di ciò.
Episodio 3:
Mi trovo in una specie di palafitta con tavoli e gente seduta a bere o mangiare, deve trattarsi un bar. [slpc]Mi accorgo di stare sognando e sto per uscire quando un signore sui sessanta mi chiede che ore sono. Guardo il mio polso sinistro ma non ho un orologio. Dico al tizio di non fare affidamento sull'orario poiché siamo in un sogno. Gli faccio vedere l'ora sul cellulare e gli mostro come questa cambia ogni volta ma lui ancora non è convinto. Gli dico allora di tirarsi la pelle del braccio, lui lo fa e vede che si allunga in maniera innaturale, ora ha finalmente la prova di essere in un sogno ed entusiasta lo dice a tutti i presenti. Dico loro che sono io il sognatore, sono io che sto sognando e subito alcuni iniziano ad avvicinarmisi a brutto muso. A questo punto dico che potremmo anche essere tutti sognatori e che ci siamo incontrati qui per caso. A queste mie parole si tranquillizzano. Esco dal locale e prendo il volo. Volo alla Superman, passo tra i grattacieli, poi scendo a terra[/slpc] ma qui il ricordo sfuma.
Episodio 4:
[slpc]Mi trovo in una città con vicoli stretti, un quartiere dormitorio, poi sbuco in una piazza dove vedo tavolini all'aperto di un qualche locale ma qui il sogno crolla.[/slpc] Più avanti sono con due amici in uno stato semi lucido. Entriamo in un palazzo e prendiamo un ascensore. L'ascensore è molto grande, premo un tasto con una freccia verso il basso e iniziamo a scendere. Ad un certo punto l'ascensore si ferma ma non riesco ad uscire. Mi trovo a trafficare con una specie di fotocopiatrice piena di fogli stampati. Dopo ancora mi trovo in una stanza nella quale ci sono delle donne poco vestite, sembrerebbe una specie di bordello. Proseguo a camminare per corridoi, vedo stanze con dentro persone che chiacchierano tra loro, televisori di quelli a tubo catodico in bianco e nero.
14 settembre 2019
Lucido ore 6.00-8.00
Sono a lavoro all'interno di una palazzina e sento sbattere contro una porta dall'interno. So che dietro a quella porta ci sono dei cani, uno dei quali potenzialmente pericoloso. Questi cani esistono veramente in un condominio in cui lavoro e quando il padrone non è in casa passano tutto il tempo ad abbaiare e grattare sulla porta facendo un gran chiasso, questa palazzina del sogno però è completamente diversa. Ad un certo punto sento che i cani sono riusciti ad uscire, forse il padrone non ha chiuso bene la porta. Io mi trovo un piano sotto e faccio in tempo a scappare e chiudere il portone della palazzina prima che mi raggiungano. Mi allontano dalla palazzina correndo, poi però [slpc]mi rendo conto di essere in un sogno, non ho nulla da temere. Torno indietro e qui trovo numerose persone ferme davanti al portone, forse hanno paura di entrare per via dei cani. Mi faccio avanti io per risolvere la situazione, ma devo prima scansare un bambino che continua
a sbattere contro la porta a vetri della palazzina in maniera piuttosto insistente e fastidiosa, senza che nessuno gli dica nulla. Entro ed accarezzo il cane, un pastore tedesco, che a dire il vero se ne stava lì buono buono, non rappresentava affatto una minaccia. Salgo le scale e raggiungo l'appartamento da cui sono usciti i cani, ora con me c'è anche mio fratello. Entriamo, non c'è nessuno in casa, siamo in una sala con cucina. Per stabilizzare mi sciacquo le mani nel lavandino della cucina usando anche il sapone. Mi guardo intorno, l'appartamento è abbastanza carino, ma per terra è piuttosto sporco, ci sono delle evidenti incrostazioni di cemento, come se avessero fatto i lavori senza poi pulire. Usciamo da una porta finestra e ci troviamo in una struttura di balconi a più piani. Mio fratello dice che al piano di sotto c'è qualcuno ma gli dico che non importa tanto non possono vedermi. Mi fermo e dico ad alta voce <<modalità invisibile !>> Poi chiedo a mio fratello se riesce a vedermi e risponde di sì. Non importa, che mi vedano pure ! Salto giù fino a raggiungere la strada sottostante. Ora siamo in una città che non riconosco, in una via piena di negozi e locali.[/slpc] Entriamo in vari negozi senza però soffermarci più di tanto. La mia attenzione viene poi attirata da quello che per grandezza sembrerebbe un supermercato ma che più probabilmente è un alimentari dato che non ha le casse all'entrata ma subito scaffali con i prodotti in vendita. Vedo dei barattoli di Nutella e decido di assaggiarla. La apriamo e prendiamo dei cucchiaini di plastica anch'essi in vendita qui. Mio fratello dice che sa di poco e, dopo averla assaggiata, devo concordare con lui. Gli dico comunque che il gusto nei sogni va allenato come del resto tutti gli altri sensi. Ora apro una bottiglia d'acqua e bevo un po'. La mia lucidità è piuttosto bassa finché non [slpc]mi ricordo del mio obbiettivo una volta uscito dal supermercato. Devo tornare in quel tempio in cui sono stato circa due mesi fa, in cui mi sono sdraiato in quella vasca con la donna orientale dietro di me mi dava informazioni su una presunta mia vita passata. Attraverso una strada, mi guardo intorno, vedo un via vai di gente e diversi edifici ma nulla che assomigli ad un tempio. Penso allora di chiedere a qualcuno dove si trova questo tempio, che chiamo "Tempio dell'anima". Vedo un ragazzo di colore seduto ad un tavolo esterno di un bar e chiedo a lui ma mi guarda male e non risponde. In compenso però mi sento rispondere da un signore che è fuori dal mio campo visivo. Mi giro verso di lui e mi indica un edificio in fondo alla strada, ad una cinquantina di metri da dove sono ora. L'edificio in questione ha un aspetto particolare, antico, si distingue nettamente da tutti gli altri edifici della zona, tutti moderni. Ha un'insegna gialla al centro con su scritto "Il Chiostro", cosa che in realtà mi dà più l'idea di un ristorante che di un tempio. La parola chiostro però mi rimanda anche al chiostro della prova nei vari templi di Final Fantasy X, videogioco a cui sto giocando in questo periodo. Ci dirigiamo dunque verso il tempio e una volta raggiunto saliamo una scalinata ed entriamo. Qui c'è un'altra scalinata stavolta verso il basso. Ho la sensazione che sia lì che devo andare per fare la regressione alle vite passate,[/slpc] ma poi la mia attenzione viene attirata da altro. Vedo infatti davanti a me un'ampia sala con alcuni tavoli. Ad ogni tavolo c'è una donna e davanti ad essa delle persone che sembrano chiedere assistenza in qualche modo. Tali donne danno l'idea di essere delle medium o qualcosa del genere, comunque è con una di loro che devo parlare per avere le informazioni che cerco, un po' come era accaduto l'altra volta, anche se con modalità completamente diverse. Ci sediamo ad un tavolo libero dove c'è una donna dai capelli neri e lisci che non arrivano alle spalle. Con me ora al posto di mio fratello c'è il mio amico A.S. e nel frattempo ho perso totalmente lucidità. La donna ci fa fare uno strano gioco con dei fogliettini che non capisco bene, poi ci fa fare un disegno, prima al mio amico poi a me. Io sono in imbarazzo perché non so cosa disegnare e soprattutto non so disegnare, glielo dico ma lei mi incoraggia a disegnare lo stesso. Penso un po' a cosa disegnare e mi viene in mente non so perché un ombrello, che mi fa venire in mente poi un ombrellone, che a sua volta mi dà l'idea di una spiaggia con ombrelloni e lettini. Inizio a disegnare l'ombrellone dalla parte superiore, poi però mi rendo conto che il foglio è tutto scarabocchiato e ho bisogno di più spazio. Lo giro dall'altra parte, qui c'è un po' più di spazio. Inizio a disegnare l'ombrellone ma quando vado a fare il palo mi viene storto a causa di alcuni graffi sul tavolo. Lo rifaccio più volte finché non mi viene dritto e comunque alla fine mi viene troppo largo, sembra più un tronco di un albero che un palo. Guardo il disegno nell'insieme e in effetti è proprio un albero, la parte superiore dell'ombrellone ora è una bellissima chioma verde con qualche macchia gialla. E' fatto molto bene, non riesco a credere di averlo disegnato io, anche la donna lo vede e dice che è molto bello, poi prende il disegno e se ne va non so dove. Ora una ragazza seduta ad un altro tavolo mi guarda e mi fa a sua volta i complimenti per il disegno, poi però mi dice che non devo fidarmi di quella donna, che quello che ha fatto con noi è stato una specie di trappola, un inganno forse per sottrarci energia. Mi chiede se per caso ho sentito in me un calo di energia dopo aver interagito con quella donna. Io le rispondo che non ho sentito nessun calo, nessun cambiamento. Sono pienamente sicuro di me stesso e del fatto di non poter essere influenzato da certi trucchetti. In realtà ora inizio a sentire una sensazione strana, un'emozione forte che non so da dove arriva. [slpc]In questo momento mi ricordo di essere in un sogno e mi trovo in una specie di aula scolastica. L'atmosfera qui è molto cupa e ovattata, ben diversa da come era quando sono entrato. Forse la ragazza aveva ragione, la donna mi ha teso una trappola e io ci sono cascato con tutte le scarpe. I compagni di classe mi fissano, i loro volti si deformano diventando mostruosi e cacciano delle urla demoniache che in un primo momento generano in me una leggera inquietudine ma che decido di affrontare a viso aperto. So che si tratta di una manifestazione della parte più oscura e bassa del mio subconscio, di solito tendo comunque a scappare anche se so di stare sognando, stavolta però voglio restare e guardare in faccia questo mio lato oscuro. Dico loro che non mi fa piacere stare in una classe di zombie o demoni ma che stavolta non scapperò. Ora tutti iniziano a venirmi contro e uno dopo l'altro li stendo a calci e pugni. Bene ! Mi mancava un po' di sano combattimento, è liberatorio ci voleva proprio ! Senza difficoltà sbaraglio tutti, alcuni si dimostrano più resistenti e me ne sbarazzo trafiggendoli con dei coltelli rubati dalle mani ad alcuni di questi aggressori. Alcuni coltelli li lancio, non sempre colpendo il bersaglio. Ad esempio ne colpisco uno su una spalla ma rimedio abbattendolo con un potente pugno in fronte.[/slpc] Qui poi non ricordo cosa accade, probabilmente il sogno crolla poco dopo.
17 settembre 2019
Sogno lucido pomeridiano
[slpc]Sono in uno stato semi lucido ed entro in una delle case della zona con l'intenzione di usarla come passaggio verso un nuovo scenario, dove poi incontrare quella ragazza che ho incontrato circa due anni fa in un lucido e di cui non so il nome. Una volta dentro però, delle persone mi indicano una direzione e guardando da quella parte vedo una figura femminile di colore blu fatta a cartone animato che cammina in un corridoio e scompare dietro una parete. Le stesse persone mi dicono che è giunto il momento per me di incontrarla in carne ed ossa, intendendo quindi non più in versione cartone animato ma reale. Prendo quel corridoio e raggiungo una porta chiusa, entro e vedo una ragazza seduta su un letto, non è lei però, non è la persona che cercavo. La ragazza inizia a raccontarmi delle cose, mi dice che in questo periodo in cui sono stato via ha creduto di essere incinta di una specie di macchina la cui funzione è proprio quella di ingravidare donne, una roba terribile. Tuttavia dice di aver poi scoperto che si trattava di un inganno da parte delle persone che la tengono segregata qui, suppongo si riferisca a quegli uomini che ho incontrato poco fa. Questo infatti è un luogo piuttosto cupo e deprimente, in cui questa ragazza sembra costretta a rimanere contro la sua volontà. Lei appare rassegnata a questa vita da reclusa e non è l'unica ad avere un atteggiamento remissivo nei confronti di chi dirige questo posto. Mentre parla infatti entra un ragazzo di colore, lo saluto perché ricordo di averlo già conosciuto, sono già stato qui e ricordo anche, seppur vagamente, che la ragazza era stata sottoposta a qualcosa di strano che aveva a che fare con delle macchine (questo almeno è quello che sento durante questo sogno, ma da sveglio non ho alcun ricordo di questo luogo e di queste persone). Il ragazzo, sentendo le parole della ragazza, ci mette in guardia dicendo che non dovremmo parlare di certe cose, è pericoloso, è meglio evitare certi discorsi. La cosa di certo non mi spaventa, anzi mi incuriosisce, io infatti vivo la cosa in maniera abbastanza distaccata, essendo comunque consapevole di essere in un sogno. La ragazza continua a parlare e poco dopo entra qualcun altro, un tizio alto e magro con la testa rasata. Ricordo anche lui e lo saluto. Ha un aspetto rassicurante, so che è uno di cui ci si può fidare ciecamente, sempre pronto ad aiutare e proteggere se necessario. Esce dalla stanza e rientra pochi istanti dopo, qui ho un attimo di vuoto di memoria, dopodiché mi ritrovo di fronte ad un uomo calvo dallo sguardo severo che è appena entrato nella stanza. So che è uno importante, un pezzo grosso di questo posto e che le sue intenzioni sono tutt'altro che benevole. Siamo nei guai, siamo stati scoperti, ma prima che io possa pensare a come affrontarlo, qualcuno da dietro gli spara alla testa uccidendolo. Vedo sulla soglia il ragazzo alto e magro di prima, è stato lui a sparare e c'è qualcun altro insieme a lui. Per ora siamo salvi ma abbiamo commesso qualcosa di molto grave, non la passeremo liscia, dobbiamo fuggire al più presto.[/slpc] Da qui però il ricordo inizia a farsi sempre più fumoso, continuo a sognare ancora per un po' ma in maniera confusa.
21 settembre 2019
OBE ore 22.30-2.30 ?
La sfera di luce
[slpc]Mi stacco dal corpo e vado di sopra, ho ancora un corpo molto sottile e mi riesce facile levitare. Mi fiondo contro la porta finestra del salotto con l'intenzione di raggiungere una spiaggia. Attraverso la porta finestra senza attrito ed inizio a volare sempre più veloce. Vedo gli edifici intorno a me scorrere ad una velocità pazzesca, finché non di oscura tutto e mi trovo nel buio assoluto. Percepisco ancora la sensazione di movimento ma non ho alcun punto di riferimento e non sono in grado di dire quanto stia andando veloce e in che direzione. Mentre volo sono percorso da una forte vibrazione, percepisco a mala pena di avere un corpo. Inizio a fare dei volteggi, e in questo modo inizio a percepire un po' di più il mio corpo e probabilmente rallento anche. Inizio a vedere dei puntini bianchi nell'oscurità, potrebbero essere stelle, forse sono nello spazio ? Ora vedo una grossa sfera di luce dai contorni blu, con il centro di un altro colore, forse rosso o arancione. Mi fiondo dentro la sfera e tutto si oscura di nuovo. Successivamente mi trovo a tenere questa sfera tra le mani, ora ha le dimensioni di un pallone da calcio.[/slpc]Non ricordo bene poi cosa succede, forse ci entro dentro di nuovo con l'intento di trasportarmi da qualche parte ma poi mi ritrovo sul letto, sveglio, o almeno così credo. Non sono sicuro se mi sono veramente svegliato, ma se ciò è accaduto è stato per un tempo molto breve perché subito dopo mi trovo sempre a letto ma con in mano un casco. Si tratta di uno strano oggetto da portare con sé a letto, ancor di più considerando che non ne possiedo né ne ho mai posseduto alcuno nella mia vita di veglia. Tuttavia qui ragiono come se fosse un oggetto di mia proprietà e come se il fatto di ritrovarmelo con me a letto non sia qualcosa di troppo insolito. Ho infatti il ricordo di essermi già trovato altre volte in questa situazione. Penso che devo metterlo da qualche parte ma per qualche motivo so che non è una buona idea appoggiarlo sul pavimento accanto al letto. Qui c'è uno stacco e il ricordo riprende che sono a gironzolare per il salotto, forse scambio qualche parola con mio fratello, ma il ricordo è molto vago.
22 settembre 2019
Sogno lucido ore 6.30-9.30
[slpc]Sono in casa, esco dal portone e qui prendo consapevolezza di essere in un sogno. Scendo le scale fino al vialetto e mi metto a stabilizzare il sogno, osservando e toccando le piante del mio giardino. Osservo e tocco le foglie, ammirandone i dettagli perfettamente definiti e sentendone al tatto la consistenza vellutata. Ora vado per uscire in strada ma mi soffermo sul pulsante sul muro, quello che premo per aprire il cancelletto. Normalmente lo premo e fa il classico scatto, ma stavolta lo tengo premuto per alcuni secondi e, proprio come avviene sul piano fisico, sento il rumore per tutto il tempo in cui tengo il dito premuto. Esco e vado per richiudere il cancelletto ma stranamente non si incastra, ci provo più volte ma continua a non chiudersi. Anche questo a dire il vero non è affatto qualcosa di surreale, infatti a volte accade veramente che non si incastri se non dopo svariati tentativi, soprattutto d'inverno con l'umidità. Ora voglio cambiare scenario e livello di sogno e per farlo devo usare una delle case vicine come passaggio dimensionale. Scarto le prime due case poiché vedo persone che entrano o escono e potrebbero costituire delle distrazioni. Mi fermo davanti alla terza[/slpc] ma stupidamente perdo tempo a citofonare sperando che qualcuno mi apra. Quando mi rendo conto che sto sprecando tempo è troppo tardi, il sogno si è già destabilizzato e finisce per crollare prima che io riesca nel mio intento.
28 settembre 2019
Lucido/OBE ore 6.00-7.15
[slpc]Sono in paralisi ed eseguo il distacco rotolandomi sul pavimento. Sono pesante ma mi alzo, seppur un po' a fatica. Vado di sopra, esco di casa e raggiungo il cancelletto, qui inizio a vedere, esco e tocco le sbarre del cancelletto per stabilizzare. Prendo la via che inizia di fronte casa mia, mi concentro per aumentare le vibrazioni e l'effetto si vede subito. Vedo infatti un via vai di persone e mi accorgo di non essere più nella zona di casa mia, l'atto di aumentare le vibrazioni, seppur di poco, mi ha fatto subito cambiare livello di sogno, influendo positivamente anche sulla stabilità. Raggiungo una piazza, c'è una banda musicale che suona una musica di tipo mediorientale. Mi trovo a passare in mezzo alla banda, "contromano" , poi mi fermo e approfittando del fatto che hanno improvvisamente smesso di suonare, chiedo ad uno dei componenti che musica sia questa, e da dove vengono. Inizialmente non mi risponde, poi gli ripeto la domanda << da dove venite ? >> Anche se già ho in mente la risposta, mi è subito venuto in mente il Turkmenistan, il ragazzo indossa anche un cappello verde con scritto appunto "Turkmenistan" e la risposta che mi dà a voce ovviamente è quella. Ora mi accorgo che la banda si è spezzata in due, il gruppo in cui si trova il ragazzo con il quale sto parlando è rimasto indietro. Ora giro un po' per la piazza, vedo una stradina tra due edifici in fondo alla quale c'è un palazzo di 5-6 piani, ma quella dà l'idea di essere una zona periferica, dunque evito di andare in quella direzione e rimango in quest'area. Passo davanti ad un edificio con vari negozi, in particolare la mia attenzione viene attirata da un piccolo negozietto con un insegna in alto sopra alla porta:
"... DEL TETRO" non ricordo la prima parte. Ci entro e vedo esposti gadget di vario genere a tema horror. Ricordo in particolare una maglietta sulla quale è raffigurato un volto minaccioso. Mi rendo conto che stando al chiuso il sogno inizia a destabilizzarsi e rischia di deformarsi, così esco e mi metto subito a stabilizzare.[/slpc] Tuttavia qui la mia lucidità è calata, probabilmente sempre a causa del luogo chiuso in cui sono entrato. Ho un momento di oblio, ricordo vagamente di aver interagito con alcuni personaggi, uno di questi lo incontro di nuovo e ho l'impressione che sia quello adatto a cui chiedere informazioni. Gli chiedo che posto è questo e come si chiama, lui però mi risponde con una domanda del tipo << tu dov'eri prima di venire qui ? >> Gli rispondo che ero in camera mia a letto, alludendo al fatto che sto sognando. Lui ora attraversa di corsa la strada, gli dico che non ho intenzione di corrergli dietro. Lo vedo che si ferma su una panchina,attraverso la strada anche io e lo raggiungo, ora ha cambiato aspetto, gli rifaccio la domanda, ma lui inizia a fare discorsi privi di senso al che capisco che sto solo perdendo tempo. Me ne vado ma lui tenta di trattenermi afferrandomi un braccio, mi divincolo facilmente e riattraverso la strada. Ora però lo scenario è cambiato di nuovo, la mia lucidità è calata ulteriormente e con essa anche la vividezza e il realismo del sogno. Provo un senso di frustrazione per essere caduto nella trappola di questi personaggi che mirano a distrarre i sognatori, tanto che colpisco una o due persone che stavano ferme a farsi i fatti loro e che avevano l'unica colpa di intralciarmi la strada. Non è da me questo comportamento, ma ovviamente è soprattutto la scarsa lucidità a farmi agire in questo modo. Incontro di nuovo uno dei personaggi con cui ricordo vagamente di aver interagito prima, lo percepisco come un accompagnatore, quel genere di personaggi che di solito non si vedono poiché tendono a rimanere fuori dal mio campo visivo, ma dei quali percepisco la presenza e sento la voce. Gli racconto quanto appena accaduto con quel personaggio a cui avevo chiesto informazioni. Qui vengo raggiungo da tre personaggi che mi mettono all'angolo, ho un muro alle mie spalle e loro davanti a me. Mi guardano con un sorriso inquietante, non hanno buone intenzioni, forse sono quelli che ho preso a pugni e hanno chiamato rinforzi per vendicarsi. Provo a farmi strada e ad allontanarmi ma in tre riescono a trattenermi quanto basta per far crollare lo scenario già instabile. [slpc]Ora mi trovo nella nebbia tipica dello stato intermedio, poco dopo sono in un altro luogo, molto più tranquillo. Mi trovo su una superficie cementata e sullo sfondo vedo il mare. La mia lucidità è aumentata ora, c'è ancora l'accompagnatore che se ne sta in disparte senza interferire. Ora vedo una ragazza mora in bikini di spalle in piedi sull'orlo della superficie cementata che sembra fissare il mare davanti a sé. Mi concentro nuovamente per aumentare le vibrazioni, faccio dei respiri profondi, dopo alcuni secondi inizio a sentirmi leggero e spontaneamente levito rimanendo sospeso a circa mezzo metro da terra. Qualcosa però mi trattiene e non mi permette di lasciarmi andare completamente, dunque atterro. Riprovo, levito di nuovo alla stessa altezza di prima ma stavolta mi do una spinta ed ora finalmente vinco la forza di gravità e mi libro ad alcuni metri d'altezza. Mi sposto in avanti di qualche metro, penso che il prossimo step debba essere quello di manipolare gli elementi, a partire dall'acqua dato che mi trovo al mare.[/slpc]Qui però perdo concentrazione, il sogno inizia a deformarsi e destabilizzarsi. Torno a terra per stabilizzare ma qui il sogno inizia a sfumare gradualmente fino a svanire.
29 settembre 2019
Sogno lucido ore 2.15-6.45
Mi trovo con degli amici all'esterno di una scuola nella quale tra poco dobbiamo entrare. Due di questi amici sono due gemelli di origini ucraine, ex compagni di liceo. So di essere in Ucraina, dovrò frequentare una scuola di un paese straniero e la cosa mi mette a disagio. E' il momento di entrare, raggiungiamo la classe e prendiamo posto ai banchi. Per fortuna non sono solo qui, ci sono altri miei amici italiani, alcuni ex compagni di liceo e tutti ci sediamo nella stessa fila, quella accanto alle finestre. Io arrivo per ultimo e mi tocca un banco vicino ad una ex compagna di liceo con la quale non ho mai avuto confidenza. Sono seduto a sinistra, vicino alla finestra che è aperta e l'aria che entra mi arriva dritta addosso, in faccia, non è aria calda e penso che potrebbe crearmi problemi. Chiudo la finestra, ma i miei compagni hanno caldo e la riaprono. La cosa mi fa arrabbiare, ero già nervoso per la situazione e ora perdo il controllo, inizio ad imprecare ed a sbattere i pugni sul banco. Non voglio starci in questo posto, mi chiedo come ci sia finito qui e la cosa mi fa prendere gradualmente lucidità. [slpc]Ora che so di stare sognando tutte le emozioni negative svaniscono e mi sento libero e leggero. Vado verso una finestra aperta ma con la tapparella a metà, la alzo e salgo sul cornicione con l'intento di buttarmi e prendere il volo. I miei compagni si mostrano allarmati nel vedere quello che sto facendo, forse pensano che voglia suicidarmi. Salto ed inizialmente mi aggrappo a qualcosa che sporge dal muro esterno dell'edificio (che ricorda proprio quello del mio vecchio liceo), poi mi lascio andare e cado per qualche metro ma riesco a fermare la caduta e rimanere sospeso a mezz'aria prima di toccare terra. Risalgo fino alle finestre della classe e dico ai miei compagni che siamo in un sogno e li incoraggio a volare anche loro con me. Sento qualcuno chiedere << quindi stiamo tutti sognando ? >> Io rispondo << io sicuramente sì, per quanto riguarda voi non so se siate sognatori come me o personaggi del mio sogno >>. Mi seguono e atterriamo poco più avanti.[/slpc] Qui perdo lucidità e propongo agli altri di fare una gara di corsa a chi arriva per primo in spiaggia (siamo nella mia città ora). Un attimo prima di partire dico che non ci sono regole, vale tutto, intendendo che non c'è un percorso prestabilito, si possono prendere scorciatoie e fare furbizie per rallentare gli altri o portarli fuori strada. Partiamo e prendiamo tutti la stessa strada, come se fosse l'unica valida, io però, senza farmi vedere, entro in un condominio che ha il cancello aperto e attraverso tutto il cortile fino al cancello che dà sulla strada parallela. Ho guadagnato parecchio terreno, mentre gli altri stanno ancora facendo il giro. Ora attraverso la strada e taglio di nuovo all'interno di un altro condominio sempre di corsa. Raggiungo una piazzola che so essere il traguardo (ma non era la spiaggia ?) Vedo una statuina di pietra alta circa 30-40 cm posta su un piano quadrato. Sul piano intorno alla statuina ci sono dei rigonfiamenti e so che per completare il percorso e vincere la gara bisogna incastrarvi delle statuine più piccole che si trovano sparse qua e là nella piazzola. Iniziano ad arrivare gli altri, ma io ormai ho preso un vantaggio troppo grande e non ho difficoltà a portare a termine il gioco.