Quello che sto per raccontare è di gran lunga il mio sogno lucido preferito finora - e spero di continuare a scriverlo con frequenza riguardo alle mie nuove esperienze. Sono estremamente soddisfatta dei progressi che sto avendo, soprattutto perché noto una forte correlazione tra grado di consapevolezza adottato durante la giornata e qualità e frequenza dei miei sogni lucidi.
Nel sogno che sto per raccontare ho portato a termine il primo punto della Task Avanzata Esplorazione proposta qui: http://www.sognilucidi.it/forum/viewtop ... f=39&t=430, ovvero raggiungere le nuvole, camminarci sopra ed esplorare.
29/01/2022
Nella mia città vaga un serial killer che ha già ucciso cinque bambini. Lo scopro mentre sono con la mia ragazza a mangiare qualcosa per cena sugli scogli di un lungo molo, guardando il tramonto. Torno velocemente a casa di mia nonna (dove da sempre passo gran parte delle mie giornate), e mia madre mi spiega che il mio fratello diciottenne (che per ragioni di mia privacy chiameremo Giangiorgio) e i suoi amici hanno deciso di trovarlo e farlo arrestare al più presto, perché sanno in che motel si trova.
Io e mia mamma scegliamo dei coltelli da cucina per andare a salvare Giangiorgio, che è già uscito per portare a termine la sua missione. Il motel si trova nella piazza sotto casa, ma mentre io sto ancora scegliendo dei coltelli adatti, perché sono tutti seghettati e non molto utili per ammazzare la gente, mia mamma riceve un messaggio di Giangiorgio che ci informa che il serial killer è stato arrestato grazie a lui.
In quel momento arriva nostra nonna dicendoci che l'altro mio fratello (quello di mezzo e che chiameremo Ezio) è morto. Io non ci credo, e mentre lei sistema le sue cose io, mia mamma e Giangiorgio torniamo a casa nostra.
Io discuto con Giangiorgio riguardo alla morte di Ezio, e mi viene in mente che potrebbe essere un sogno. Effettivamente non ricordo nulla riguardo a prima del tramonto sul molo, ma tutto è così realistico che mi viene difficile credere che sia un sogno. Decido di verificare con il Reality Check del dito, che quando lo tiro si allunga solo un pochino e con difficoltà. Appuro di trovarmi in un sogno e sono entusiasta riguardo alle possibilità che posso sfruttare in un sogno così stabile e realistico. Chiamo Ezio a voce alta, e lui arriva correndo da un'altra stanza, facendo una scivolata.
Ricordo la task delle nuvole e apro la finestra e mi lancio cercando di volare con la tecnica Iron Man. All'inizio ho difficoltà a prendere quota e rimango impigliata nei fili del bucato. Mia madre sta stendendo, e si arrabbia perché le sto rendendo le cose difficili. In qualche modo riesco a districarmi e a prendere il volo. Noto che in cielo c'è una bella coltre di nuvole.
La città in cui mi trovo si arrampica su una collina, e io volando in verticale supero varie parti della città stessa, dandomi a volte la spinta grazie a qualche ringhiera o edificio. Inizio presto ad agitarmi, continuando a trovare palazzi invece che il cielo. Superate le case e le strade, ancora più in alto noto una montagna con un bosco, che sembra portare ad un luogo dei miei sogni ricorrenti di quando ero bambina. Mi fermo un attimo per scegliere se perseverare nella mia task o se addentrarmi nel bosco, ma per paura di non trovare nulla scelgo la prima opzione. Volo ancora, e in cima alla montagna trovo un parco a tema con svariate bancarelle, e sopra di queste solo il cielo. Salgo sul tetto si una bancarella, ma quando guardo in alto il cielo notturno è terso, e si vedono solo le stelle. Salto giù in strada, per pensare al da farsi. Qui incontro di nuovo Ezio e Giangiorgio.
Sono delusa dai risultati ottenuti finora, ma capisco che devo tentare un diverso approccio. Visto che raggiungere le nuvole in volo non sembra un'opzione, decido di provare con la tecnica più ignorante possibile, la più buzzurra che sia mai stata creata e anche la mia preferita: lo spinning. Sto per provare, quando si avvicina una ragazza: è la commessa del mio sogno lucido con FP, che potete trovare poco sopra, ma ha di nuovo cambiato aspetto. Cerco di porgerle le mani, visto che l'ultima volta avevamo fatto uno spinning combinato e immaginando che voglia seguirmi, ma lei mi spiega che, anche se è interessata a vedere come andrà la prova, non vuole venire. Le dico che non mi interessa particolarmente che lei venga o no, e pratico lo spinning. Mi concentro bene e a lungo, anche se l'immagine delle nuvole va e viene dalla mia mente mentre giro.
Quando riapro gli occhi la commessa e i miei fratelli sono con me in ogni caso, e ci troviamo su una distesa bianca e luminosa di una bella luce dorata. Provo a tastare la consistenza delle nuvole, che si estendono a pedita d'occhio sotto i nostri piedi, e mi accorgo che è molto simile ad ovatta, estremamente morbida e leggera. Sono felicissima del risultato, e cerco di esplorare un pochino intorno. Tutti e quattro ci mettiamo a giocare tra le nuvole di ovatta, saltando e sdraiandoci e correndo. Scopriamo che sotto l'ovatta si trovano dei morbidissimi piumoni bianchi, anche questi tantissimi, che si susseguono uno all'altro. Continuando a rotolarci e a saltare, finiamo in un punto in cui il terreno diventa scosceso, come se fosse un immenso scivolo gonfiabile. Cerchiamo di tenerci alle nuvole, come quando da piccoli cercavamo di salire all'incontrario sul giochi, e riveliamo sotto ai piumoni altre coperte, questa volta di pile, dei vari colori del cielo: una è arancione come il tramonto, una nera come la notte, e altre bianche o azzurrine. Scivoliamo ugualmente, fino a riatterrare sulla strada da cui siamo partiti.
Siamo euforici, e io sento di poter fare ancora tante cose, vista la lucidità stabilissima che sto sperimentando, ma non ricordo altre task. Guardo tra le note del telefono e trovo una lista intitolata təsks, ma ce ne sono scritte solo tre e sono tutte senza senso.
Passeggiamo un pochino ed entriamo nella prima casa che troviamo lungo la strada. Dentro ci sono tre personaggi molto minacciosi, due uomini e una donna che sembrano dei mafiosi di una serie americana. Vedo che stanno per aggredirci, ma uso la parola magica assieme ad un gesto della mano per controllare loro la mente e renderli innocui.
Sento poi suonare la sveglia.