24/11/2022
Premessa: una o due notti precedenti avevo sognato di essere in videochat con Neil Gaiman in un sogno normale e c'erano altri suoi fan connessi che scrivevano in chat. Lui sembrava un mix fra il vero Gaiman e Renato Zero (con spessi occhialoni neri annessi). Ricordo di avergli parlato, ma non ricordo esattamente di cosa, credo di avergli accennato ai miei sogni lucidi ed al fatto che Morfeo facesse spesso parte dei miei sogni. Purtroppo non ricordo chiaramente (peró ricordo benissimo gli ambienti della casa che ho visto tramite video, fra cui camera da letto e parte del soggiorno ).
Essere un personaggio onirico nel sogno di un personaggio onirico?
Il sogno comincia da non lucida.
Ricordo che ero in uno stanzone enorme con altre persone e c'era un megaschermo dove proiettavano un match di calcio (un team aveva la maglia rosso scuro e l'altro team bianca, credo che la pubblicità della FIFA 2022 sul match spagna/germania mi sia subliminalmente entrato in testa).
Mentre nella parte centrale dello schermo si ri-vedeva una parte del match già passato (ma che in realtà doveva ancora avvenire), tutto intorno c'erano degli schermi più piccoli di tutti esperti di calcio connessi in video che commentavano le azioni dei giocatori. Mi accorgo che fra questi commentatori c'è anche Gaiman! Lo riconosco e mi dico che è davvero lui, anche se non lo facevo di sicuro esperto e appassioanto di calcio, il che mi sorprende. Ricordo di aver pensato " ma dai? che ci fa lí?".
Siccome sono lontana dal megaschermo, cerco di focalizzare la vista sulla parte in basso a destra del primo piano di Gaiman, dove c'è scritto il nome. E vedo proprio scritto "N. Gaiman" in basso a destra. Quando peró torno a focalizzarmi sul suo volto, lui non è più lui ma un altro uomo con i capelli più lunghi, occhiali spessi e neri, pizzetto. Mi domando se io non abbia visto male all'inizio e che quello non sia solo un omonimo.
Poi sento un chiacchiericcio alle mie spalle. C'è un ragazzo che sta parlando ad una ragazza. Lei ha più o meno sui 25/30 anni, i capelli corti fino alle spalle, pari e castano chiari. Indossava un giubbetto di pelle nero, una maglia nera un po' elegante, dei jeans ed una piccola borsa di cuoio marrone quadrata e pendente sulla destra. Il giovane uomo dai capelli cortissimi e biondi e gli occhi azzurri, anche lui sui trenta (e piuttosto carino), dice alla ragazza qualcosa come <<Non te ne puoi andare di qui>>, in fare un po' segreto, quasi bisbigliato. I due mi superano camminando senza badare a me. La ragazza sembra seccata per qualcosa e sembra anche che non voglia stare lí, che voglia uscire.
Anch'io ho d'improvviso la sensazione che non dovrei essere lí ad origliare, mi sento a disagio. Mi avvicino al muro dello stanzone alla mia destra nel modo più naturale possibile. Sul muro c'è una porta e sento l'impellente bisogno di uscire, ma quando metto le mani sul pomello e provo a girare e tirare, non si muove nulla. Non c'è nenache una vera porta, è come se fosse solo una sagoma appena intagliata e sporgente rispetto al resto del muro e tutto sembra fatto di plastica dura. Ma che cos’è?
Intanto più in là, lontano e avanti a me, sento ancora parlare il ragazzo alla ragazza <<Giulia, sei in un tuo sogno lucido. Non lo vedi che tutto questo è finto? Le porte sono finte, questa stanza è finta. Tutto è finto>>. (Non ricordo se le dice pure che lui è un personaggio onirico frutto della sua immaginazione, questo potrebbe essere un falso ricordo).
Un sogno lucido!
Lascio il pomello della porta ed osservo l'ambiente. Si, ora ha senso. I due personaggi onirici catturano la mia attenzione ancora più di prima, perché si comportano come se io non esistessi, o meglio come se fossi io il personaggio onirico.
La ragazza chiamata Giulia sembra esitare perplessa, e poi i due tornano indietro nella mia direzione, ancora una volta senza guardarmi.
Mi dico che questa è un'occasione d'oro per studiare i personaggi onirici e vedere cosa fanno. Seguo il duo tenendomi un po' a distanza (ma comunque si comportano proprio come se non gli interessassi).
Il ragazzo dice a questa Giulia che ora arriverà anche la sorella di lei, Anna Laura. E nello stanzone compare una seconda ragazza con i lineamenti simili alla prima, ma i capelli più lunghi. L’altra ragazza arriva su una moto dalla parte sinistra dello stanzone che, non ci avevo fatto caso prima o forse non era proprio cosí all’inizio, ma sembra aperto verso l’esterno in qualche modo.
I tre si avvicinano ad un tavolino e cominciano a discutere su cosa fare nel sogno lucido.
Tirano fuori dei fogli di carta A4; il ragazzo dice che ha bisogno di scrivere. Giulia apre la borsa e tira fuori una penna blu che porge al ragazzo. Lui prova ad usarla sulla carta ma non funziona, la getta via.
Io li osservo da vicino, incuriosita.
Il ragazzo finalmente mi guarda per la prima volta, accorgendosi di me, poi perde subito interesse e si rivolge di nuovo a Giulia.
<<Chiedi a questo P.O. se ha dei pennarelli da qualche parte, dovrebbero aiutarti se glielo chiedi>> si rivolge a Giulia.
Una parte di me è incredula mentre l’altra si sta facendo delle grasse risate. Aspetto che lei formuli la domanda perché voglio vedere dove questa storia va a parare.
Quando lei mi chiede dei pennarelli, immagino di avere una borsa al mio fianco. Mi guardo i fianchi e la borsa è già li su di me, a tracolla come quella che ha la ragazza dello stesso cuoio marrone, ma più grande. È chiusa, e prima di sollevare il lembo che la apre, mi immagino che dentro ci sia una scatola di pennarelli. Nel momento in cui la apro, non c’è solo una scatola ma la borsa è piena di decine e decine di pennarelli giotto, di quelli con il tappo bianco, tutti impilati in verticale e perfettamente incastonati gli uni con gli altri a riempire l’intero volume.
La porgo aperta al ragazzo per invitarlo a scegliere quelli che vuole, senza dire una sola parola.
Purtroppo qui il sogno finisce.