da Hari » 01/03/2023, 18:32
3 febbraio 2023
Lucido ore 4.00-5.00
Il cane e l'ascensore
Sono a lavoro in un condominio, ad un certo punto scende una donna col cane, il quale però le scappa ed inizia a venire verso di me ringhiando. Provo a scappare entrando nell'ascensore ma non faccio in tempo a chiuderlo prima che il cane arrivi, in questo modo l'animale rimane incastrato metà dentro metà fuori. Sono terrorizzato e come se non bastasse la padrona non fa niente per tirarlo via, si limita a dirgli di calmarsi, il che mi fa imbestialire. Tuttavia so che devo trattenermi e mantenere la calma, altrimenti non farei altro che far innervosire ulteriormente il cane, il che non giocherebbe a mio favore. Alla fine in qualche modo riesco a farlo uscire, l'ascensore si chiude e salgo. Poco dopo scendo sempre con l'ascensore e quando sono quasi arrivato al piano terra vedo, attraverso il vetro, che la donna e il cane sono ancora qui, o forse sono già rientrati dalla passeggiata. So che non appena l'ascensore giungerà al piano terra si aprirà e mi prende il panico al pensiero che il cane possa entrare di nuovo. Di solito questi ascensori sono lenti ad aprirsi e a richiudersi, il cane avrebbe tutto il tempo di raggiungermi. Come se non bastasse, prima ancora di raggiungere il piano terra, l'ascensore inizia a muoversi in orizzontale proprio in direzione del cane! Sono fottuto! Penso, fortunatamente però l'ascensore non si ferma ma prosegue oltre il cane e oltre le pareti della palazzina e qui realizzo di stare sognando. Dopo un po' l'ascensore intorno a me sparisce e io atterro su una strada affollata di una qualche città. E' una giornata nuvolosa, c'è un sacco di gente che passeggia e un chiacchiericcio di fondo che però non è fastidioso. Noto un tizio che fa uno strano discorso che non riesco a seguire. Mi incammino tra la folla, ho in mente di fermare qualcuno con cui parlare, preferibilmente una persona che si trovi da sola. Vedo un ragazzo che assomiglia ad uno che conosco e con il quale gioco a calcetto. Gli chiedo come si chiama e mi risponde esattamente con il nome e cognome di questa persona. Gli chiedo cosa sia questo posto e mi risponde che è un luogo in cui crescono bambini che vogliono divertirsi. Guardandomi intorno in effetti vedo parecchi bambini, ma ci sono anche adulti e anziani. Nel frattempo raggiungo una piazzetta e qui noto subito una bella ragazza mora in costume da bagno azzurro. Mi avvicino a lei ma mi tiro indietro quando vedo che con lei c'è un ragazzo, ipotizzando che possa essere il fidanzato. Poi penso che potrebbe anche essere il fratello, così le chiedo << chi è lui? >> e lei risponde appunto che è il fratello. Anche qui come prima la risposta è palesemente influenzata dalle mie aspettative, il che mi conferma che questo posto è le persone che lo popolano sono frutto della mia mente superficiale, pertanto non è l'ideale per fare conversazione. Decido comunque di rimanere perché attratto da questa ragazza, ad ogni modo lo scenario si deforma e pochi istanti dopo mi sveglio.
5 febbraio 2023
Paralisi/lucido ore ?
Prendo lucidità in paralisi, eseguo la tecnica del dondolio per eseguire il distacco e al momento giusto mi rotolo giù dal letto. Mi alzo ed incontro mia madre sulla soglia, non devo farle capire che sono lucido perché dietro di lei potrebbe nascondersi la solita entità della paralisi. Vado in cucina a bere un goccio d'acqua, comportandomi in maniera normale, nel frattempo lei si siede sul divano in salotto a guardare la TV insieme a mio padre. Poco dopo, vedendola tranquilla, azzardo a dirle che sto uscendo a fare una breve passeggiata e lei dice che va bene. Salgo al piano terra ed esco dal portone, la vista si oscura ma continuo comunque a camminare verso il cancello. Premo il pulsante sul muro e mi aggrappo ad esso ed al cancello per recuperare lo scenario. Una volta tornata la vista punto dritto verso l'incrocio in direzione della ferrovia, vedo un cancello aperto di una villa e penso di approfittarne per entrare ed usarla come passaggio dimensionale. Un attimo prima di varcare quel cancello una voce mi consiglia di non farlo ed io le do retta. Giro l'angolo e proseguo lungo la strada, con un cane che per un po' mi cammina affianco. Qui ho un vuoto di memoria...in seguito mi trovo in un luogo chiuso in compagnia di un uomo che sembra essere Olrac. Giriamo per varie stanze e lui ad un certo punto mi dice: << devo seguirti, oggi mi toccherà camminare parecchio >>, riferendosi al fatto che nei lucidi io mi sposto principalmente camminando. Gli dico che in realtà preferirei se fosse lui a guidarmi, lui accetta e ora sono io a seguire lui. Sono curioso di vedere dove mi porterà, anche se sono consapevole che potrebbe essere il solito p.o. truffatore e che potrebbe farmi perdere tempo e portarmi fuori strada. Raggiungiamo un'area all'aperto piena di gente, lui mi indica una vetrina dietro alla quale sono esposti vari elementi relativi all'Antico Egitto, come se fosse una piccola stanza di un museo. Mi dice che potremmo entrare lì dentro a dare un'occhiata e io concordo dato che gli elementi dell'Antico Egitto hanno sempre avuto un certo fascino nel mio mondo onirico. Quando arriviamo davanti alla vetrina però scopriamo che non c'è una porta per entrare da qui, bisogna passare da dentro l'edificio e scopriamo anche che per visitare la stanza bisogna pagare e fare la fila. Gli dico che volendo sia io che lui potremmo attraversare senza problemi la vetrata con i nostri poteri ma che preferisco stare alle regole per rispetto di tutti gli altri. Lui è d'accordo con me, dunque ci apprestiamo a fare la fila come tutti. Facciamo un piccolo strappo alla regola solo per entrare nell'edificio, attraversiamo la vetrina invece di fare tutto il giro fino alla porta d'ingresso. Ci mettiamo in fila ma prima che arrivi il nostro turno accade qualcosa che non capisco e ci ritroviamo nuovamente all'esterno. Vedo Olrac che prova con la telecinesi a sollevare un qualcosa di indefinito e grosso che pare avere a che fare con il corretto funzionamento della stanza che dobbiamo visitare. Pare infatti che essa sia dotata di un meccanismo che genera effetti speciali o qualcosa del genere, forse è addirittura una mini sala giochi. In ogni caso questo meccanismo si è in qualche modo inceppato e per riattivarlo bisogna mandare su questo grosso blocco meccanico. Cerco di aiutare Olrac usando anche io la telecinesi, inizialmente però non sembra funzionare, il blocco non si alza di un millimetro. In seguito comunque sembra che in qualche modo la cosa si sistemi e rientriamo nell'edificio per rimetterci in fila. Qui però inizio a vedere molte persone che se ne vanno deluse e alcuni di loro chiedono addirittura di riavere indietro i soldi, altri invece commentano positivamente l'esperienza nella stanza. A questo punto sono indeciso se lasciar perdere o provare lo stesso e vedere come va, tra l'altro nel frattempo Olrac è sparito, forse ha capito che non era il caso ed ha preferito andare via. Alla fine comunque decido di provare, entro nella stanza e capisco perché molti si lamentavano. Essa infatti è molto stretta e strapiena di gente, oltre al fatto che è quasi completamente buia, non si vede niente, forse non c'è niente da vedere. Esco subito e vado anche io a riprendermi i soldi. Ora ritrovo Olrac e ci troviamo a passare per un supermercato, in particolare nel reparto merendine. Ce ne sono di diversi tipi, in particolare riconosco le Kinder Delice e ne prendo una per assaggiarla. Ha un buon sapore ma poi vedo le Fiesta, che sono le mie preferite, ne prendo un pacco e vedo che Olrac ne ha presa una confezione che sembrerebbe essere una variante ad un gusto diverso. La scatola infatti è quadrata e l'incartamento è grigio anziché bianco, penso di leggere le scritte per saperne di più ma mi sveglio prima di riuscirci.
12 febbraio 2023
Lucido ore 3.00-4.50
Mi avvio verso la mia vecchia scuola, riconosco una delle mie compagne di classe che parla al cellulare seduta da una parte. Entro nell'edificio e prendo lucidità, mi guardo intorno e mi sforzo di memorizzare quello che vedo. Su un cartello attaccato ad una parete leggo delle scritte, le quali sembrano cambiare da un'occhiata all'altra. Su un lato dell'androne c'è una taverna alla quale si accede da un grosso portone, al di sopra del quale c'è un'insegna con raffigurata una lanterna e con delle statuine di uccelli ai lati, due per lato. Rimango qualche istante ad osservarle, è tutto estremamente reale e stabile, almeno due delle statuine raffigurano pappagalli. Continuo ad osservare la parete, ci sono delle nicchie con all'interno altre statue più grandi, poi entro in una stanza piena anche questa di statue, per lo più raffiguranti animali mitologici. Ricordo di essere già stato qui (ricordo onirico di cui non ho memoria nella vita di veglia) e sono contento di ritrovare molte cose esattamente come erano la volta scorsa, anche se non tutte. In seguito la mia lucidità viene meno e mi perdo in attività confuse e inutili.
15 febbraio 2023
Lucido ore 4.00-5.30
Sono a lavoro in un condominio, c'è qualcosa di strano però, è come se sapessi di non essere io, di trovarmi nel corpo di un'altra persona, una donna per la precisione. Mentre scendo le scale prendo gradualmente lucidità ed inizio a pensare di lasciar stare quello che sto facendo ed andarmene per conto mio.Così faccio, entro in una stanza e vedo che è la cucina di casa di mia nonna paterna, deceduta meno di due mesi fa. Non sono ancora del tutto stabilizzato nell'ambiente, quindi prima di mettermi a fare qualsiasi altra cosa, tocco il tavolo e ci sfrego sopra le mani. Vado poi verso il lavandino, apro il rubinetto e verso un po' d'acqua in un bicchiere, bevendone poi un sorso. Tutto questo contribuisce a farmi stabilizzare, ora ho intenzione di provare a contattare mia nonna, visto che sono a casa sua, chissà se una parte di lei si trova ancora qui. Guardo verso il corridoio, con l'idea di andare verso la sua camera da letto, vedo però che è tutto troppo buio, non sarebbe una buona idea uscire dalla cucina. Decido quindi di rimanere qui e chiamarla ad alta voce, non appena lo faccio mi ritrovo avvolto da vibrazioni e in pochi istanti lo scenario intorno a me si dissolve. Mi aspetto di essere trasportato da mia nonna, ovunque si trovi, qualcosa però va storto, non ricordo cosa succede, forse mi sveglio o forse mi ritrovo in un falso risveglio.
16 febbraio 2023
Paralisi/OBE/lucido ore 4.00-5.30
L'interfaccia olografica
Prendo lucidità nello stato intermedio in paralisi. C'è la solita entità che mi sta addosso, sento quella sensazione sgradevole di umidità e risucchio sul collo ma ormai ci ho fatto il callo, mi rilasso e dopo un po' riesco a muovermi e ad alzarmi. Esco dalla mia stanza camminando lentamente, esco in strada ed incontro una donna che assomiglia molto ad una vicina di casa deceduta lo scorso anno. Prendo il volo e quando arrivo alla fine della strada mi ritrovo la stessa donna nelle vicinanze, sempre insieme al bambino/a. La osservo meglio e vedo che è proprio lei, mi avvicino per parlare, vorrei chiederle come se la passa dall'altra parte ma lei non mi riconosce e mi chiede chi sono. In effetti non avevamo alcun tipo di rapporto, pochi giorni dopo la sua morte avevo provato a contattarla per un eventuale recupero, nel caso in cui ne avesse avuto bisogno. Il recupero era riuscito ma probabilmente si trattava di un'altra persona, dato che il cognome che mi aveva dato non corrispondeva con quello della mia vicina di casa. Comunque le rispondo telepaticamente ed indicandole casa mia, al che lei si ricorda chi sono. Scambiamo qualche parola, la vedo molto tranquilla e serena, non sembra aver bisogno di essere accompagnata altrove, dunque la saluto e vado per la mia strada. Entro in una stanza con l'idea di uscire da un'altra porta o finestra per cambiare scenario, tuttavia c'è solo una finestrella rotonda troppo piccola per passarci. Qui il sogno si deforma e poco dopo si dissolve e mi sveglio. Mi riaddormento quasi subito e mi ritrovo in una serie di situazioni instabile e confuse con la lucidità che va e viene. In un episodio mi trovo a parlare con un uomo che ha l'aria di essere una guida, ricorda vagamente Morpheus di Matrix, ma è più che altro un'impressione perché non lo vedo bene in volto. Mi mostra una specie di interfaccia olografica e mi spiega come funziona. Mi dice che attraverso di essa posso accedere istantaneamente a qualunque tipo di esperienza io desideri. Mi fa degli esempi scorrendo con una mano diverse schermate olografiche. Gli dico che mi piacerebbe viaggiare nel tempo, lui mi chiede dove e quando vorrei andare ma così su due piedi non mi viene in mente una destinazione precisa. Penso che vorrei mi suggerisse lui un luogo/epoca da visitare e a quanto pare lui mi legge nel pensiero perché è esattamente quello che fa un attimo dopo. Mi dice << Il pianeta degli Dei, la fuga di Ercole >>, sembra più il titolo di un libro o film a dire il vero, gli chiedo se è qualcosa che è accaduto nella realtà fisica e lui risponde di sì. Dopodiché vengo forse risucchiato in un vortice ma qui il ricordo sfuma.
18 febbraio 2023
Serie di lucidi ore 6.30-7.50
Prendo lucidità ad un certo punto, non ricordo in quali circostanze e da qui inizia una lunga serie di episodi perlopiù instabili e confusionari, con numerosi crolli e ripartenze. Per gran parte del tempo mi trovo alla ricerca di un ascensore, con l'intenzione di raggiungere un ambiente più elevato. In questo modo cerco di aggirare il problema di non riuscire a volare oltre una certa altezza. Anche così però le cose non sembrano migliorare, in uno dei tentativi infatti entro in un ascensore ma quest'ultimo, dopo una breve salita, inizia a muoversi in orizzontale. Scendo e mi ritrovo nei pressi dei giardini pubblici vicino alla stazione della mia città, con me c'è un tizio che mi consiglia di chiedere informazioni a Leonardo Di Caprio su come usare un ascensore. Che si riferisca alla scena dell'ascensore di Inception? Nel film però il protagonista non lo usava per salire, bensì per scendere ed immergersi nei suoi ricordi. Raggiungo i giardinetti pubblici e li trovo insolitamente affollati, mi fermo ad osservare le persone, tra le quali ricordo una ragazza dai capelli turchesi che abbraccia sua madre. In un altro episodio mi trovo in una città sconosciuta, in un quartiere di palazzoni bianchi e blu. Trovo un ascensore esterno ad uno di questi palazzi, ci entro e premo il pulsante per salire, poco dopo però la vista si oscura. Ricordo poi un altro episodio nel quale, dopo aver girovagato per un po', raggiungo un parco con delle panchine. Mi siedo su una di queste panchine, ci sono dei bambini che giocano a pochi metri da me, su un'altra panchina invece vedo due signori anziani. Li raggiungo e scambio qualche parola con uno di loro, mi racconta qualcosa che ricordo vagamente a proposito di un suo viaggio in treno.
19 febbraio 2023
Serie di lucidi ore 6.30-7.55
Lunga serie di episodi in cui mi trovo più volte a partire dalla mia stanza, con l'obbiettivo fisso di entrare nella casa di fronte con l'obbiettivo di accedere ai Sotterranei. Prendo gradualmente lucidità mentre sono all'interno di una stanza, in piedi davanti ad uno specchio.C'è pochissima luce e vedo per un attimo il mio riflesso allo specchio in penombra, dopodiché la luce va via del tutto. Il mio corpo è avvolto da un'intensa vibrazione, che percepisco soprattutto intorno alle braccia. Inizio a levitare e in breve mi ritrovo nella mia stanza, esco e vado di sopra, ancora avvolto nelle vibrazioni e ancora un po' pesante. In cima alle scale incontro mia nonna, la saluto e lei mi prende una mano e la stringe con un po' troppa forza, mi fa quasi male e devo colpirla con l'altra mano per staccarmela. Qui il ricordo si confonde tra i vari episodi tutti molto simili in cui esco in strada ed entro nella casa di fronte. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto comunque riesco a trovare un passaggio verso i Sotterranei. Scendo delle scale ma stavolta, a differenza delle altre volte, incontro delle persone che salgono, perlopiù donne. Una di loro mi dice che più scendo più sarà...non ricordo il termine che usa, in ogni caso non mi curo del suo avvertimento e proseguo. Incontro un'altra donna, la quale mi porge un asciugamano e mi dice: << dì a Max che ci vediamo su >>. Non so chi sia questo Max, la donna si rivolge a me come se ci conoscessimo tutti e tre ma io non ho alcun ricordo di loro. Continuo a scendere fino a raggiungere una sala piena di gente, che ha l'aria di essere un luogo di lavoro. A quanto pare è da qui che venivano quelle persone che ho incontrato per le scale, compresa la donna che mi ha dato l'asciugamano, dunque qui dovrebbe esserci anche Max. All'ingresso, sulla destra, ci sono tre persone ad una scrivania, che inizialmente non si accorgono della mia presenza perché intente a discutere di qualcosa. Richiamo la loro attenzione e non appena mi vedono mi fanno subito capire che non potrei stare qui. Mi tornano in mente le mie precedenti visite nei Sotterranei e temo che queste persone siano anch'essi dei Vampiri e che vogliano sbattermi fuori. Stavolta però non mi faccio sopraffare dall'ansia, mantengo un atteggiamento amichevole e dico loro che sto cercando Max. Mi indicano un lungo tavolo nella sala, intorno al quale sono sedute delle persone, quasi tutte di colore, forse per una riunione di lavoro. Raggiungo il tavolo e chiedo di Max, al che si alza in piedi un uomo alto circa 1.85, magro e dai capelli molto corti. Gli dico quello che mi ha detto di dirgli la donna che ho incontrato per le scale e gli do l'asciugamano. Poi dico che sono qui per accedere al Mondo Sotterraneo e tutti scoppiano a ridere e mi prendono in giro. Dico loro che non mi importa se è un posto pericoloso o difficile da raggiungere, io voglio andarci e chiedo solo che mi indichino come fare. Nessuno mi risponde però, forse non sanno di cosa sto parlando, o forse considerano il fatto di voler andare lì sotto una cosa da matti. Dando un'occhiata intorno scorgo delle scale che scendono dietro una porta socchiusa. << Ecco, ho trovato il passaggio, chi vuole seguirmi? >> Chiedo, ma nessuno si fa avanti, forse hanno paura, non fa niente, andrò da solo. Non appena attraverso la porta però lo scenario si oscura, mi ritrovo nel blackworld e poi forse riparto dal letto. In seguito mi ritrovo nel seminterrato di casa mia e mi sento tirare indietro, sono pesante ed esausto ma non voglio fermarmi, voglio sfruttare la fase REM fino all'ultimo. Esco di casa, non ho quasi più energie e faccio una fatica immane per avanzare, inoltre il fatto che sia ancora notte, come in tutti gli episodi precedenti, non mi incoraggia. Ad un certo punto mi ritrovo seduto su qualcosa di indefinito che si rivela essere un mezzo di trasporto, anche piuttosto veloce. Posso dunque farmi trasportare da questo mezzo, così da potermi riposare un po'. Mi lascio trasportare guidandolo con il pensiero, è tutto così facile e veloce, mentre solo un attimo fa mi stavo trascinando come se avessi un macigno legato alla schiena. Dopo un po' la vista crolla ma sento ancora lo scenario intorno a me, scendo quindi dal mezzo e sfrego le mani sull'asfalto per recuperarlo. La vista torna, mi trovo a circa 300 metri da casa mia, vedo dei camion parcheggiati nelle vicinanze, è ancora notte e non c'è anima viva per strada. Proseguo a piedi, ho recuperato a pieno le forze, ora mi sento nuovamente leggero e cammino senza problemi. Proseguo fino ad uscire progressivamente dal centro abitato e raggiungere l'ingresso di un bosco. Ci sono delle persone che fanno il mio stesso percorso, il quale si rivela tutt'altro che agevole. Per raggiungere il bosco bisogna infatti prima salire su delle rocce scoscese, inizio a salire, cercando il percorso più semplice, qui però la vista crolla di nuovo. Mi chino di nuovo a sfregare le mani, stavolta però a quanto pare la fase REM è giunta al termine perché poco dopo mi sveglio.
20 febbraio 2023
OBE ore?
Eseguo il distacco e mi metto a svolazzare nel salotto del seminterrato, vedo mio fratello seduto al tavolo, batto dei colpetti sul tavolo per capire se può sentirmi e vedermi, si volta verso di me, senza dubbio mi vede. Poi il ricordo sfuma.
26 febbraio 2023
Lucido/paralisi/OBE ore 4.45-6.00
Mi trovo a camminare ad una ventina di metri da casa mia, di notte, e ad un certo punto prendo lucidità. Mi fermo a guardarmi intorno, è tutto molto stabile e reale ma essendo notte non c'è nessuno in giro con cui interagire. Osservo casa mia, ci sono delle differenze con quella fisica, a cominciare dalla forma e dalla presenza di una tettoia che non esiste nella realtà fisica. La differenza più eclatante tuttavia non riguarda casa mia bensì quello che si vede dietro di essa. Dove dovrebbe esserci il palazzetto dello sport infatti, si erge invece un palazzo di 8-9 piani, molto simile ad uno di quelli che si trovano vicino alla stazione della mia città. Mentre osservo il palazzo entro in uno stato di rilassamento e sono quasi sul punto di levitare, nel farlo però ho perso il contatto "fisico" con lo scenario che ora inizia a destabilizzarsi. Torno a camminare e provo a recuperare la stabilità ma ormai è troppo tardi, la vista si oscura e mi ritrovo in paralisi. C'è la solita entità a farmi visita, mi preme con forza in vari punti del corpo provocandomi un po' di dolore. Resisto e alla fine riesco in qualche modo a rialzarmi e ad uscire dalla mia stanza. Vado verso le scalema forse ancor prima di raggiungerle mi sveglio.
28 febbraio 2023
Lucido ore 2.15-5.00
Mi trovo in una città indefinita insieme ad un tizio che dovrebbe essere mio amico. Il ricordo del sogno inizia che lui mi trascina letteralmente dalla piazza in cui ci troviamo verso un ristorante pieno di nazisti in uniforme militare, che si trovano lì per una cena ufficiale. Pare infatti che ci troviamo in quel periodo storico e la cosa non mi sorprende minimamente. Non so esattamente dove ci troviamo ma non sembra essere la Germania, piuttosto in uno dei territori stranieri occupati dai nazisti. Io e il mio amico infatti siamo tutt'altro che nazisti, forse siamo addirittura dei ribelli perché ho l'impressione che andando lì rischieremmo di essere scoperti e catturati. Non ho paura però, vivo la cosa in maniera distaccata, come se mi trovassi a vivere una simulazione, un videogioco in realtà virtuale. Non so che intenzioni abbia il tizio che è con me, ci viene in mente comunque di fingere che lui sia ubriaco e che debba andare in bagno. Lo trascino dentro con lui che barcolla, i soldati vedendoci si mettono a ridere e nessuno si insospettisce, passiamo indisturbati. Noto ad un certo punto una ragazza bionda che sembra indossare anche lei un'uniforme nazista, il che mi sembra strano perché non mi risulta ci fossero delle donne tra i soldati nazisti. Il mio amico entra in bagno e nel frattempo si forma una fila fuori dalla porta, io dico alle persone in fila di pazientare che il mio amico non si sente bene. Dopo un po' esce e insieme usciamo dal locale. Qui la situazione inizia a farsi sempre più confusa, inizio a vedere la scena in terza persona, poi mi ritrovo a casa a leggere un fumetto nel quale c'è la storia che stavo vivendo poco prima in prima persona. Della parte che osservo in terza persona ricordo un breve flashback che mostra i due protagonisti combattere, contro un Charizard malvagio e altri mostri volanti. Uno dei due combatte trasformato in una specie di drago ma viene sconfitto da Charizard, l'altro invece viene inseguito in volo da altri mostri e come se non bastasse deve schivare dei portali interdimensionali mobili a forma di anello che cercano di farlo entrare dentro di loro. Dopo averne schivati diversi si ritrova ad entrare in uno di questi ma riesce ad uscirne prima che si richiuda, poi non ricordo come va a finire. Come detto mi ritrovo poi a leggere il fumetto, scorro le pagine e mi accorgo che le vignette sono sparite, ora ci sono solo testi e qualche illustrazione qua e là, non è più un fumetto. Tutto questo mi fa capire di stare sognando, anche se la mia lucidità al momento è ancora bassa. Arrivano mia madre e sua cugina, quest'ultima mi chiede cosa sto leggendo, << un fumetto, solo che non è più un fumetto, poco fa c'erano le vignette ma ora si è trasformato in qualcos'altro. Del resto nei sogni succedono queste cose >>. Mentre pronuncio quest'ultima frase già so che sto facendo una stupidaggine, il p.o. di mia madre infatti mi fulmina con lo sguardo e dice con voce minacciosa: << questo NON è un sogno >>. La sua emanazione negativa fa destabilizzare il sogno, un altro piccolo passo falso e l'entità che si cela dietro le sembianze di mia madre mi assalirà e mi ritroverò in paralisi. Rimango seduto dove sono e dico che mi sono sbagliato, riesco per un pelo ad evitare il peggio. Come detto però lo scenario si è destabilizzato, vedo un tizio seduto sulle scale che portano al piano terra ma non riesco a vederne il volto perché le immagini sono troppo sgranate. Non posso fare altro che attendere che la trama del sogno si esaurisca da sola, forzare sarebbe controproducente. Devo anche andare in bagno ma quello al seminterrato al momento è occupato, potrei andare di sopra ma non mi azzardo a muovermi senza chiedere il permesso all'entità, mi tiene d'occhio e se mi vedesse salire le scale penserebbe che io voglia uscire di casa e andarmene in giro. Le chiedo se posso andare in bagno di sopra ma lei mi dice che è occupato anche quello. Ci sarebbe anche il bagno al primo piano volendo ma non insisto perché ho l'impressione che quella del bagno occupato sia solo una scusa per non farmi allontanare. Aspetto dunque che si liberi il bagno del seminterrato, entro e faccio quello che devo fare, ben consapevole del fatto che lo stimolo non svanirà, in ogni caso non è così forte da farmi svegliare. Ad un certo punto, prima che io esca dal bagno, lo scenario si dissolve e mi ritrovo automaticamente altrove, finalmente libero di fare quello che voglio. Mi trovo in una qualche città, di giorno, e sto percorrendo un marciapiede che costeggia una strada, la quale è separata da un'altra strada da una fila di alberi. Sento una voce fuori campo che mi dice una strana frase, almeno apparentemente senza senso, qualcosa tipo "l'integro non integra (mai?) cambiando". Cammino riflettendo sul significato di questa frase e così facendo non presto molta attenzione a ciò che mi circonda. Nel frattempo raggiungo un'area dove vedo delle persone, forse turisti, in fila a fare un percorso per andare a visitare qualcosa. Scendo una breve discesa e seguo queste persone per vedere dove stanno andando, vedo che il percorso continua a scendere e conduce ad un luogo chiuso e troppo poco illuminato. Rallento perché non ho intenzione di ritrovarmi nel buio, inoltre da lì proviene un'energia pesante e negativa e in questo momento sento di non avere le forze per affrontare qualunque cosa ci sia lì sotto. Torno dunque indietro per esplorare la città in superficie, qui però lo scenario si dissolve e mi sveglio.
May my heart be my guiding key