Asdrubale ha scritto:Non ha senso mantenere un'impostazione del lavoro su di sè che è nata all'inizio del '900 ed è stata concepita per uomini che vivevano in quell'epoca.
Come ho detto Gurdjeff ha portato in occidente conoscenze vecchie di millenni. Il Lavoro non è nato all'inizio del '900 e non è stato concepito per uomini di un'epoca specifica.
Asdrubale ha scritto:Ci sono ben cento anni di evoluzione della coscienza umana in mezzo!
Ovvero niente. Davvero pensi che l'uomo moderno, se gli togli la cultura (che non fa parte della sua coscienza), differisce molto da un uomo del secolo scorso o di 2000 anni fa?
Basta guardare le sue opere, guerre, omicidi, inimicizie, per rendersi conto che se possibile la coscienza umana si è involuta piuttosto che evolvere.
Leggi la prima pagina di qualsiasi quotidiano: quello è l'indice del livello di coscienza dell'uomo moderno.
Asdrubale ha scritto: Brizzi riprende sia i principi tradizionali (ed esoterici) di alcuni antichi ersercizi di Gurdjieff, esponendoli e spiegandoli in modo semplice ed esemplare a mio avviso, ma non sono di Gurdjieff! sappiamo che il popolo di Atlantide già si occupava di alchimia e dei principi di cui sopra. Per cui che senso hanno le scuole di pensiero esistenti in stile Gurdjieff? l'insegnamento che egli portava per forza di cose deve essere rimodernizzato e portato ai giorni nostri, leggendo qua e la si scopre che lui stesso nel corso della sua esistenza cambiava e si modificava, egli stesso mutava il suo insegnamento tenendo conto della gente e delle comunità con cui interagiva di volta in volta.
Mi pare che hai le idee confuse, detto senza intenzione polemica.
Asdrubale ha scritto: Altra cosa.. tu affermi che "la psicologia dell'uomo, negli ultimi 10000 anni è cambiata assai poco o niente." assolutamente falso a mio avviso, la psicologia dell'uomo è per forza di cose cambiata, perchè questa cambia in base anche al tempo in cui viviamo, e quindi, le cose con cui interagiamo in questo tempo, la società etc. etc. !
Cosa intendi per psicologia dell'uomo? Quella che viene costruita dalla cultura, dall'istruzione, dalla società? Allora è cambiata, non c'è dubbio, cambia continuamente.
Ma io per psicologia intendo altro. Se prendi un uomo e una donna moderni e trasferisci un loro figlio appena nato nel medioevo, facendolo vivere e crescere lì, otterrai un uomo medievale, perfettamente integrato in quell'epoca, nel bene e nel male. Questo significa che l'uomo non è cambiato in questi secoli: il suo livello d'essere e di coscienza è il medesimo. Ora come allora sarà dominato dai suoi demoni interni, dai suoi Io dispotici e egoisti.
Il fatto è che il singolo individuo può evolvere, mentre è più difficile che l'intera umanità cambi il suo livello d'essere. Per questo l'esoterismo è necessariamente coltivato (e capito veramente) da pochi.