Spoiler:
Deild alle ore 8 circa, mi metto come sempre in posizione supina, ma anche se passano svariati minuti e inizio a stufarmi di quella posizione, cerco di resistere, tanto so che rimanendo lì immobile ad oltranza qualcosa sicuramente succede. E infatti dopo pochi minuti arriva la transizione ed ecco il sogno che mi si presenta.
(Una volta tanto il sogno inizia fuori casa, di questo ne avevamo parlato proprio ieri io e Searig sul forum)
[slpc]Mi trovo sulla terrazza in cima ad un palazzo molto alto e sono convinto di essere a Milano, nella zona in cui abitava mio padre da piccolo. Di fronte a me, ad un centinaio di metri circa, c'è un enorme edificio, molto più alto di quello su cui mi trovo io, che riconosco come l'Empire State Building (avete presente quelle convinzioni assurde che si hanno nei sogni?). Lo osservo per qualche istante e noto che la sua forma è pressoché identica alla realtà. Ad una certa altezza, agli angoli di ogni facciata del palazzo, ci sono dei lampeggianti rossi, quelli che servono per segnalare la presenza dell'edificio agli aerei e agli altri velivoli.
Visto che sono ad una certa quota ne approfitto per spiccare in volo, e così faccio: siccome sono sicuro che la mia solita poca convinzione mi avrebbe fatto fallire l'idea, mi butto dal cornicione senza pensare troppo a come fare, in modo da non dare la possibilità ai pensieri intrusivi di emergere. La planata è molto leggera ed efficace, mi sto dirigendo verso l'altro grattacielo a circa un centinaio di metri d'altezza. Mentre volo guardo verso il basso e noto che la città è completamente deserta, non ci sono né persone né auto parcheggiate. In quell'ambiente regna quella atmosfera ovattata e silenziosa tipica dei sogni, che mi trasmette un piacevolissimo senso di pace.
Finito il volo entro senza grossi problemi in una delle finestre dell'Empire (era già aperta) e mi ritrovo all'interno di un grandissimo ambiente, molto singolare: la stanza è enorme e priva di ogni tipo di arredo, ci sono soltanto delle enormi pareti di color beige, che è l'unico colore presente lì dentro, visto che sono beige anche il pavimento e il soffitto, quasi a non distinguerli gli uni dagl'altri. Attraverso a piedi questa grande stanza, portandomi dalla finestra dalla quale sono entrato verso una porta più interna, con l'intenzione di esplorare lucidamente quel palazzo. Ma quando arrivo circa a metà stanza il sogno si destabilizza di colpo e tutto si oscura. Stabilizzo immediatamente strofinandomi le mani, un po' a fatica perché d'ora in avanti, a differenza della parte precedente, sarò piuttosto impedito coi movimenti.
Ad ogni modo riesco a salvare il sogno in extremis, infatti ricompare la scena, anche se ora mi trovo a casa mia (noooo!!!), giù in cucina. Stabilizzo ancora bene e mi ripeto delle affermazioni per aumentare il mio grado di lucidità, finché non trovo la qualità giusta (meno male che mi ricordo!). Siccome voglio tornare nell'ambiente di prima, chiudo gli occhi e faccio lo spinning, immaginandomi il più vividamente possibile il luogo in cui mi trovavo prima. Ma non c'è niente da fare, ormai sono in cucina a casa mia e uscirne sarà difficile. La prima cosa che mi viene in mente di fare è dedicarmi a un po' di distruzione, come avevo fatto in un lucido di qualche settimana fa: inizio a tirare pugni ad ogni oggetto che mi capita a tiro per testare i miei poteri. Comincio dai mobili, per poi passare allo schermo del televisore. Ma ora faccio molta fatica a sferrare i colpi, perché il mio braccio è come se fosse legato (solito problema dei movimenti impediti da sonno leggero), ma va meglio alla fine, quando riesco a tirare un pugno molto forte ad un muro della cucina: si forma un buco grande più o meno come il mio pugno chiuso e tutt'intorno ci sono delle crepe piuttosto vistose.
A questo punto mi viene voglia di uscire all'aperto, così mi dirigo verso la porta d'uscita, anche se i miei movimenti continuano ad essere impediti, tant'è che sono costretto a trascinarmi pietosamente sfidando con tutte le mie energie quella forza invisibile che mi trattiene. Con molta fatica riesco ad uscire dalla porta (per fortuna era già aperta, attraversarla in quelle condizioni sarebbe stato impossibile). Mi ritrovo nel cortile di casa, tutto appare perfettamente identico alla realtà (fin troppo). Arrivo sulla ghiaia, al centro del cortile e provo a spiccare il volo partendo da terra, anche se tutte le volte che in sogno ho provato a partire da terra ho avuto esiti disastrosi; faccio dei piccoli saltelli, mi alzo da terra di pochissimi metri, non più di due, galleggio un po' in aria e poi ritorno a terra. Ripeto l'operazione altre due volte, ma non riesco a spiccare il volo, che si limita a un continuo saltellamento di pochi metri. Il sogno inizia a svanire, ma nonostante i miei sforzi mentali non riesco ad impedire il risveglio.[/slpc]
Osservazioni:
- sono abbastanza soddisfatto del livello di controllo in questo sogno
- i movimenti impediti nella seconda metà del sogno dipendevano sicuramente dalla troppa leggerezza dell'addormentamento, visto che ormai era tardi.
- ripetersi le affermazioni per aumentare il livello di lucidità è troppo utile: un buon livello di lucidità è la base di partenza per un buon controllo.