da NebulaWa » 07/06/2018, 21:57
06/06/18
Ho preso spunto dal forum per continuare il libro con Al. Inserirò qui le righe essenziali cercando di abbreviare il tutto. Sono circa le 3 e mezza e mi rimetto a dormire facendo una wild.
Sogno che sono nella mia città , vicino ad una montagna. Sono poco lucido, cerco di aumentare la lucidità battendo le mani. LA lucidità di alza e comincio a volare sulla città, cerco di sfiorare i palazzi, passo un fiume e sento che la lucidità non è ancora alta, infatti faccio fatica a volare col pensiero. Mi siedo su un muretto vicino ad un magazzino e concentro me stesso con il lucido.
Cerco di ricordare che task dovevo fare, mi viene in mente il libro con Al. La lucidità si impenna, mi giro e vedo un neon, e ne cambio il colore da bianco a viola e poi multicolore. Facendo questo aumento ancora la lucidità. Ora posso entrare dentro uno dei miei mondi, in un'altra dimensione. Chiudo gli occhi e immagino di essere dentro Cielo Castano e di continuare dove avevamo lasciato.
Mi trovo vicino ad un castello diroccato, una torre con un arco, di sassi, vicino ad una collina. Trovo particolare lo stile dell'arco, mi ricorda qualcosa di elfico.
Mi agito moltissimo perchè non mi capita spesso di tornare in queste ere da un po di tempo, specialmente Cielo Castano. Cerco di calmarmi con varie tecniche. Volo attraverso colline e vette in cerca di qualcuno, qualche sognatore, qualche anima.
Non vedo nessuno, cerco una radura, sono vicino ad un monte altissimo che si perde tra le nuvole e la nebbia.
La cima è illuminato dalla luce del sole e i riflessi sono bellissimi. Vicino alla radura c'è chiaramente una discesa artificiale.
Volo in quella direzione, cercando ricordi. Vedo che sulla discesa c'è un mezzo , una sorta di anfibio e apc , chiaramente non assomiglia a nulla che ricordi del mondo reale.
Atterro in mezzo alla radura, mi siedo per terra e tasto il terreno. Voglio aumentare la lucidità e godermi il momento, apprezzare quello che vedo e quello che sento.
Prendo una manciata di terra , è pastosa, di colore marrone , tendente al rosso, come immagino siano gli occhi di Al.
La terra è sabbia finissima, apprezzo il senso del tatto e il vento tra i capelli. Sono solo ma mi sento appagato.
Il tempo passa e mi sembra strano che tra l'agitazione e il tempo consumato sia ancora tutto così reale. Volo via a rasoterra verso un altro posto cercando persone.
Trovo un paese, mi addentro e diventa una sorta di città povera con un centro caratteristico e ricco. E' pieno di persone, sono tutte mulatte, una sorta di tribu indigena ma civilizzata. Utilizzano fasce come i thailandesi. Chiedo chi è il piu saggio, qualche anziano per poterci fare domande. Mi portano da una donna molto anziana, chiedo se c'è un labirinto da quelle parti e mi dice di no.
Probabilmente è proprio Cielo Castano.
Saluto e parlo con altre persone. Ci cambiamo e ci vestiamo per una serata elegante. Usciamo e ci dirigiamo verso il centro, sono trattato come uno sconosciuto e per tutti questi sono stimati e trattati da re. Arriviamo ad un ristorante, ceno li con altre persone che sembrano proprio sognatori.
I sognatori mi sembrano familiari, mi sembra di ricordare i loro volti, sono volti che penso di conoscere. L'ambiente è bello e romantico, poetico, ma la lucidità si abbassa e si trasforma in un sogno normale, finchè mi sveglio e annoto tutto.
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