Sicuramente vi sarà capitato di fare continuazioni di sogni già fatti in precedenza. A me è capitato molte volte, quindi prendo uno dei tanti esempi: in questo dovevo superare una prova che consisteva nell'aprire una porta stile sailor Moon, non so, piena di pietre e robe così, una porta magica insomma, però niente non si apriva. Nella continuazione -quindi si suppone sia avvenuta giorni dopo- ero sempre davanti alla stessa porta ma questa volta non c'era nessun essere magico che mi spiegava la prova da superare perché sapevo già cosa dovevo fare e quindi alla fine la riesco ad aprire 'sta porta ma il sogno finisce e non vedo cosa c'è dietro. A questo sogno torno dopo.
In pratica giorni fa ho scoperto una cosa che mi ha cambiato la vita, tenetevi forte: quando ero piccola mio nonno non ha mai cotto le canocchie in cantina perché se le cuoceva in cucina gli urli delle canocchie avrebbero dato fastidio agli ospiti. Io giuro che per tutti questi anni ne sono stata convinta. Se ci penso vedo la scena. Vedo le piastre appoggiate sulle sedie, le pentole e le canocchie che "urlano" nell'acqua bollente (ho anche scoperto che le canocchie non urlano, shock). Quindi, siccome la scena è così chiara, ho proprio il film in testa, devo averlo sognato anni fa -forse molti anni fa siccome è una cosa che so da tanto e ricordo che ero piccola quando ciò è "avvenuto"- e per qualche motivo, non so bene come, questo ricordo del sogno deve essersi confuso con i ricordi della vita vera, non so. IN OGNI CASO, questa cosa mi ha fatto pensare: wow il cervello, i sogni, possono ingannarci così facilmente. E questa rivelazione mi ha portato ad una riflessione, una teoria: E se le continuazioni dei sogni non le sognassimo in giorni differenti ma le facessimo tutte la stessa notte? Mi spiego meglio, praticamente io la stessa notte avrei sognato sia di provare ad aprire la sopracitata porta sia di riuscire ad aprirla. La me nel sogno, quindi, deve avere pensato una cosa tipo "ah mi ricordo questa porta, stavo cercando di aprirla giorni fa, aspetta che riprovo, magari sono più fortunata" creando quindi, diciamo, un falso ricordo e al risveglio pensiamo di aver fatto una continuazione di un sogno fatto in precedenza mentre in realtà li abbiamo fatti entrambi la stessa notte. Non so se mi sono spiegata bene. Comunque, come possiamo sapere se è davvero così? che ne so. Io comunque sono una che racconta abbastanza i propri sogni e i miei amici fanno lo stesso e non mi è mai capitato di aver raccontato un sogno e giorni dopo di sognare e raccontare il continuo di questo sogno. Chiedendo a varie persone non è capitato nemmeno a loro, sebbene convinti di aver fatto delle continuazioni di sogni. QUINDI, volevo chiedere: sapete se esistono studi a riguardo? (io non ho trovato nulla, ma sicuramente perché non so fare ricerche, non conosco le parole esatte ecc) e a voi è capitato di fare un sogno, raccontarlo a qualcuno, successivamente sognarne il continuo e raccontarlo nuovamente ad altri? Mi sembra l'unico modo per essere certi di aver sognato un continuo in un altro giorno: un testimone. E questo è tutto.