da EternalDreamer94 » 25/10/2017, 15:38
Visto che nessuno mi ha ancora dato un voto scrivo qui l'interpretazione personale del mio racconto, allora, l'idea mi è venuta quando mi sono ricordato di un episodio di Futurama in cui Fry sogna di essere tornato a scuola e la professoressa lo richiama perché era in mutande e poi parte una pubblicità su un paio di slip rosa. Questo mi ha fatto pensare: è vero che al giorno d'oggi non esiste ancora la tecnologia necessaria per fare questo genere di cose ma chi mi dice che non esisteranno in futuro? In fondo la tecnologia sta facendo passi da gigante e si stima che nel 2050 avremo già delle macchine in grado di fare sogni condivisi; sicuramente qualche decennio l'umanità riuscirà a creare delle stazioni tv che però trasmettono nei sogni e le sfrutteranno per convincere, a livello subliminale, le persone a comprare determinati prodotti. Così facendo, però, si perde non solo quello che è lo spirito del vivere i sogni ma anche quello di avere dei sogni. In che senso? I sogni, per un onironauta, dovrebbero essere un mezzo per scoprire se stessi, migliorarsi, avere nuove idee, mentre per averli intendo che sono un mezzo per sfogarsi, per ottenere ciò che nella realtà è impossibile da ottenere. Da qui, questa mia critica a quella che potrebbe essere una società del futuro.
Infatti abbiamo un protagonista che vuole usare i suoi sogni per uno scopo più alto (l'ho fatto entrare in una foresta che nel linguaggio del cinema indica la crescita) ma quando ci prova viene interrotto da della pubblicità banalizzante (che trasforma la strada per raggiungere l'Illuminazione in una strada fisica percorribile a piedi) e di dubbio senso (che c'entrano i robot ballerini con le scarpe???) e infine il ripetitore ad onde neurali a cui ho dato una sigla e chiamato in inglese per far capire che queste stazioni ormai sono molto diffuse in tutto il mondo.
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