AAAAAh! Ero pronto ad affrontare il post di neuro... torno qui e ora ce ne sono 4
Per aumentare, dal punto di vista probabilistico e statistico, la probabilità di fare sogni lucidi e mantenerli, bisogna allenare la propria mente durante il relativo stato di onde e quindi durante le attività corrispondenti.
Scommetto che le onde Theta associate alle fasi REM non le hanno misurate su sognatori lucidi mentre sognavano lucido. Quindi la domanda è: quali onde interessano il sognatore lucido? Intuitivamente risponderei un mix di theta e beta, visto che la mente è consapevole più o meno come la veglia quindi impegnata a ragionare, percepire e ricordare. E al tempo stesso si trova immersa in un ambiente immaginativo profondamente vivido. Forse queste due onde si
sommano in uno stato high-beta+ ...da approfondire.
POSSIBILITA' DELL'INTERRUZIONE INTERNA: ci si sveglia per qualcosa che dipende dalla propria psiche, come per esempio se si ha paura di un mostro che ci sta inseguendo o se stiamo precipitando da centinaia di metri d'altezza. Quindi forte emozione, risveglio di un trauma, malessere fisico,
Ribadisco che questo problema si può allenare: da molto piccolo sognavo spesso di precipitare, e l'abitudine l'ha reso semi-semi-lucido e anche piacevole, una sorta di sogno antenato del volo. Poi in sogni sempre semilucidi cercavo punti alti, anche salendo piani e piani di scale, per poi saltare giù allo scopo di cambiare sogno. Quindi giocandoci ho reso questa potenziale esperienza traumatica come innocua e anzi utile. Ci si può allenare a risolvere questa categoria di interruzioni, una per una.
3) POSSIBILITA' DELLA CONCLUSIONE NATURALE DELLA FASE REM
Aggiungo come riflessione che la mente ha un ritmo fisiologico naturale di attenzione e disimpegno. Nel sonno continuano ad alternarsi circa 65 minuti NREM con 15 minuti REM (poi le durate reali variano in base a molti fattori), mentre da svegli si dice che ogni 45 minuti di attenzione intensa poi richiedano almeno 15 minuti di pausa e relax. Un curioso parallelismo inverso, no?
Ciò che influenza la riuscita dell'azione complessa è l'allenamento, l'abitudine, la creatività e la capacità immaginativa, oltre che al "credere in sé stessi".
Verissimo, vedi il mio esempio del precipitare di prima. Certi superpoteri comunque si allenano, o meglio, certe
macrocategorie di poteri, quindi all'inizio non sono tutti uguali. E questo allenamento a volte si può fare da svegli, altre volte solo nei lucidi. Un paracadutista che sogna lucido di precipitare non sarà preso dal terrore (tralasciamo casi di PTSD), come anche l'appassionato di horror in un sogno lucido, quindi consapevole di trovarsi davanti a un
effetto speciale. Ci sono video su youtube che catturano bene la sensazione necessaria a volare con successo, e anche solo guardarli può aiutare ad avere successo, es:
https://www.youtube.com/watch?v=H0Ib9SwC7EIO la task del saltare nel pavimento o attraverso muri: ho fallito molti tentativi prima di capire che il trucco è
lasciarsi andare e lasciar andare il sogno in cui ci si trova. Superpotere innocuo nel senso che difficilmente crasha il sogno se fallisce. A volte però i sogni sembrano più resistenti ai superpoteri (quando sono troppo vividi, realistici): quando si prova inutilmente con ZERO risultati, consiglio di non insistere per quel sogno e dedicarsi ad altro. Come dice neuro, si rischia l'eccesso di focus.
Ho avuto un periodo di semi/lucidi poco piacevoli in cui, nel momento in cui diventavo lucido,
qualcosa correva subito ad attaccarmi in modo animalesco. Se non si ha abbastanza lucidità da disinnescarli, diventano brutte esperienze. Poi in un sogno tranquillo, diventato lucido, mi sono detto: "ecco, adesso sta per arrivare" e dopo pochissimo, infatti, ecco una mano che esce dal soffitto stirando il muro e cerca di acchiapparmi e mi sveglia spaventandomi. Però ho finalmente realizzato una cosa semplicissima: era la mia aspettativa a creare il problema, profezia autoavverantesi. Aspettativa nata nei miei sogni ricorrenti di bambino inseguito da dinosauri o robots. Aspettativa rimasta attiva sotto le ceneri ai limiti della coscienza. Dopo questa realizzazione, il problema è praticamente scomparso!
(sembro Hegel che suddivide tutto in triadi, ma non lo faccio apposta
):
Io invece lo faccio apposta... sono un fan del numero 3, notare il forum diviso in blocchi da 3, tranne quello dei lucidi, ma anche 5 è un numero nobile, anche se meno del 3
Ci sono dei periodi che mi alleno con più volontà e sono proprio felice di farlo.
Altri che solo il pensiero di cominciare mi fa star male.
Bravo, hai centrato un elemento sfuggente ma essenziale all'induzione:
l'attivazione emotiva.
Detto semplice: la voglia,
il desiderio perverso, la passione ardente. La disciplina dovrebbe compensarla e sostituirla quando manca, e un po' avviene, ma la spinta emotiva è essenziale.
L'inconscio parla per emozioni ed è a questo linguaggio che risuona. Risponde soprattutto a un pensiero emotivo costante mantenuto nel tempo.
Perchè non abbiamo
voglia? La mia banale impressione è che ci sono dei pensieri in conflitto nella mente che lottano tra loro per farsi assegnare il più possibile di quel 100% di energia della mente. In un complicatissimo gioco di valutazioni di costi / benefici. Meglio il piacere certo subito o quello incerto tra una settimana? E questo attrito costante genera stress. Razionalmente vuoi i sogni lucidi ma praticamente non hai le risorse fisiche e mentali necessarie per dedicartici. Troppe distrazioni e stress per una mente ancora simile a quando eravamo cacciatori-raccoglitori (bei tempi!), una mente che funziona ancora secondo il
principio di economia, ovvero preferisce il percorso più vantaggioso e al contempo meno faticoso per risparmiare preziosa ATP. E allo stesso tempo spreca le sue risorse pensando troppo al passato e al futuro. Se vivessimo chiusi in cubi di cemento vuoti e bui passeremmo le giornate ad allenarci e le nottate a sognare sempre lucido... che paradiso, eh?
Una soluzione banale è riflettere sulla propria motivazione, ovvero trovare dentro di sè un obiettivo, anche difficile, anche ridicolo, che si desidera fortemente, quindi in grado di collegare l'energia emotiva, la libido, a un oggetto. E poi riflettere che questo obiettivo è davvero raggiungibile perchè i sogni lucidi sono...
possibili!. Il sistema mente accorda più facilmente le sue energie se gli si propone un progetto di soddisfazione di un desiderio specifico considerato realizzabile. Lo so, ho usato il termine energie, che è diventato un termine molto più complesso rispetto all'inizio del discorso... il discorso iniziale delle energie come spiegazione della durata dei lucidi si è in parte spostato naturalmente sulle energie intese come voglia di indurre lucidi.
FORSE allora questi due ambiti sono lo stesso identico
problema.
Ipotizzo allora ora che l'energia è motivazione e la motivazione è il risultato della parte razionale e della parte emotiva che guardano e mirano allo stesso obiettivo e quindi, una volta tanto, si rafforzano invece di ostacolarsi a vicenda.
E mi scuso profondamente per aver fatto un neuropost