Cos’è un “sogno lucido”?

Il sogno lucido è che un sogno durante il quale si è consapevoli di stare sognando. La più ovvia conseguenza è la possibilità di passare da semplice spettatore in balia degli eventi del sogno a vero e proprio registra in grado di controllarne e modificarne lo svolgimento.

A molti sarà capitato di interrompere un sogno nel momento in cui stava diventando più ansioso o angosciante dicendo “è ora di risvegliarsi!” o di realizzare di stare sognando grazie a delle stranezze o incongruenze del sogno.

Nel momento in cui si realizza “ecco, sto sognando!” si schiude una marea di possibilità: poter cambiare gli scenari ed i personaggi del sogno, visitare posti realmente conosciuti o immaginari, interagire col proprio inconscio e superare le proprie paure.

Una volta provata l’ebrezza del sogno lucido, nulla è più come prima.


Chi ha coniato il termine “Sogni lucidi”?

Il termine “lucido” è stato coniato da Frederik van Eeden all’inizio del ‘900, e sta ad indicare la lucidità mentale che caratterizza tale stato di coscienza.

Un po’ di storia sui sogni lucidi

Aristotele è stato, a quanto sembra, il primo ad interessarsi dei sogni lucidi, nella nostra cultura occidentale. Egli sosteneva che il sognatore può accorgersi di stare sognando attraverso le sensazioni fisiche che prova. Nel 415 sant’Agostino discusse la possibilità di avere sogni lucidi e ne portò come testimonianza uno fatto da un certo medico di Cartagine.

Ma la tradizione più antica e profonda sui sogni lucidi la troviamo in oriente, dove il sistema religioso-filosofico del Buddismo tibetano ha fatto di questi sogni un caposaldo della percezione della realtà, intesa come sogno. In Oriente la pratica del sogno lucido viene sperimentata per diventare coscienti dell’illusione dei propri contenuti onirici al fine di portare tale sensazione anche nello stato di veglia. Essi infatti sostengono che la vita è un’illusione.

Nel tredicesimo secolo san Tommaso d’Aquino menzionò i sogni lucidi citando Aristotele e aggiunse che questi hanno luogo in special modo “verso la fine del periodo del sonno, negli uomini sobri e in quelli che sono dotati di grande immaginazione”.

Nel diciassettesimo secolo il filosofo Gassendi, poté sperimentare in prima persona i sogni lucidi dandone un interessante resoconto soprattutto del momento critico in cui ci si accorge di stare sognando.

Molto importante su lo studio fatto dal marchese d’Hervey de Saint-Denys che nel 1867 pubblico il suo libro sui sogni lucidi, dove furono riportati vent’anni di ricerca ed esperimenti sui sogni coscienti fatti anche direttamente da lui. Friedrich Nietzsche nel diciannovesimo secolo ebbe anche lui sogni lucidi, anche se ancora in quel secolo questo tipo di sogni non era entrato nel campo della ricerca scientifica. Nel ventesimo secolo si ha un aumento dei contributi nello studio dei sogni lucidi. Willen Frederik van Eden fu il primo a condurre una ricerca seria e sistematica sul sonno. Lo scrittore dell’occulto Oliver Fox chiamo questo tipo di sogni “sogni di conoscenza”, perché in tale stato si ha la conoscenza di essere svegli durante il proprio sogno. Negli anni venti, Ram Narayana face compilare un questionario sull’argomento dei sogni ad individui sia occidentali che orientali. Si scoprì così che la conoscenza sui sogni lucidi era più diffusa negli individui orientali. Nel periodo tra le due guerre, comparvero su riviste scientifiche due articoli sull’argomento: il primo nel 1936 di A. E. Brown, il quale affermava di aver avuto circa cento esperienze; il secondo nel 1938 in Germania di Harold von Moers-Messmer.

Il primo testo di riferimento dei nostri giorni è apparso nel 1968 ad opera di Celia Green. Questo libro rappresenta una elaborazione attenta e sistematica delle conoscenze sviluppate dai precedenti autori che si sono occupati del fenomeno.

Negli ultimi venti anni l’argomento è divenuto sempre più presente all’attenzione sia scientifica che popolare. Le pubblicazioni scientifiche sono divenute numerose in seguito all’ingresso del sogno lucido all’interno del “laboratorio del sonno”. Negli anni settanta due ricercatori hanno fornito prove sperimentali del sogno lucido. Lavorando indipendentemente, Alan Worsley in Gran Bretagna e Stephen LaBerge in California, hanno imparato a sognare lucidamente. Mentre venivano monitorati elettrofisiologicamente in un “laboratorio del sonno”, segnalavano, attraverso i movimenti oculari, che stavano sognando consapevolmente. Per la prima volta nella storia qualcuno aveva mandato un segnale dal mondo dei sogni mentre stava ancora sognando. Da allora la ricerca sul sogno non è stata più la stessa. In particolare LaBerge, direttore del “laboratorio del sonno” più famoso del mondo (Lucidity Institute), è diventato famoso per i suoi esperimenti nell’ambito dei sogni lucidi e per l’invenzione di apparecchi elettronici per l’induzione degli stessi.


Cosa hanno di diverso i sogni lucidi rispetto ai sogni normali?

Per chi non ne ha avuto uno, è difficile spiegare cosa rende il sogno lucido così diverso da un sogno normale. Innanzitutto, per tutta la sua durata si prova come una sensazione di entusiasmo irrefrenabile per l’incredibile nitidezza di ogni senso. Sembra impossibile, ma uno degli esperimenti più comuni durante i primi sogni lucidi è verificare le percezioni visive, tattili, uditive, dell’odorato e del gusto. Ogni senso sembra funzionare proprio come nella realtà. Anzi, decisamente meglio, visto che non esistono difetti fisici come la miopia, la sordità e via dicendo. Per questo nei miei sogni mi stupisco di riuscire a veder nei dettagli del panorama, pur essendo miope. Un’altra differenza sostanziale è che nel sogno lucido è possibile ragionare e ricordare proprio come nello stato di veglia. Anche in questo caso, ci si può sorprendere di constatare che è possibile andare molto più in là; molti artisti e inventori, hanno spesso trovato nei sogni lucidi soluzioni insperate ai loro problemi di creatività.


Quante persone sognano lucido?

Molti di noi hanno avuto, senza rendersene conto, uno o più sogni lucidi nell’arco della propria vita. Ad esempio, non vi è mai capitato di svegliarvi da un sogno angosciante, proprio nel momento in cui vi eravate accorti che si trattava solo di un incubo? È un esempio molto comune di lucidità, ovvero dell’essersi resi conto di stare sognando, anche se per breve tempo e al solo scopo di sfuggire col risveglio da una situazione spiacevole. Le statistiche dicono che solo il 10-20% della popolazione ha sogni lucidi spontanei. Ci sono però delle tecniche mentali che possono aiutare ad avere sogni lucidi. Purtroppo non esiste una formula magica per indurre questo tipo di sogni, quindi ci vuole tempo, costanza e voglia di farcela: con queste premesse si avranno sicuramente prima o poi sogni lucidi.


Esistono vari tipi di sogni lucidi?

È giusto chiarire che esistono vari livelli di lucidità. Spesso può capitare di divenire lucidi, ma di non rendersi conto completamente di tutte le implicazioni del caso. Alcune volte, pur sapendo d’essere in un sogno, ci si può scordare che i personaggi che si incontrano non sono altro che rappresentazioni oniriche delle persone reali. Quindi, interagendo con loro, senza accorgersene si risprofonda lentamente in un sogno comune. Con un alto livello di lucidità, grazie all’esperienza, è possibile invece trattare l’intero mondo del sogno come frutto della creatività onirica della nostra mente, facendoci coinvolgere meno dalle situazioni che si sono venute a creare e creandone delle nuove con la sola forza di volontà. Anche la capacità di controllo dei sogni è un’abilità da sviluppare parallelamente alla lucidità. Oltre a potersi muovere senza limitazioni, si può volare, cambiare e spostare oggetti, fino a passare da una scena all’altra a proprio piacimento.


A cosa servono i sogni lucidi?

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Dopo aver sentito parlare dei sogni lucidi per la prima volta, la gente spesso chiede: “Perché dovrei cercare di avere sogni lucidi? Cosa mi permetterebbero di fare?”. Se si considera che nei sogni, rendendosi conto di stare sognando, si è per principio liberi di fare qualsiasi cosa, essendo limitati solo dalla propria abilità di immaginare – non dalla legge, dalla fisica e dalla società – quindi la risposta a queste domande è: qualsiasi cosa estremamente semplice o straordinariamente complessa. È più facile fornire esempi di cosa hanno ottenuto persone con i sogni lucidi che dare una risposta definitiva ai suoi usi potenziali. La prima cosa che attrae la gente ai sogni lucidi è spesso il potenziale d’avventura e fantasia che possono contenere. Volare è uno dei piaceri più comuni nei sogni lucidi, come il sesso. Molte persone dicono che il loro primo sogno lucido è stata l’esperienza più meravigliosa della loro vita. Una larga parte dello straordinario piacere dei sogni lucidi deriva dall’incontrollabile sensazione di libertà che accompagna il rendersi conto d’essere in un sogno, dove non ci sono conseguenze fisiche né sociali alle proprie azioni.

I sogni lucidi vengono utilizzati dalle persone che hanno incubi ricorrenti perché in essi il sognatore è in grado di controllare le immagini negative, trasformandole. I mostri spesso mutano in creature benigne, amici o conchiglie vuote quando affrontati con coraggio nei sogni lucidi. Questa è un’esperienza estremamente rinforzante. Insegna in maniera viscerale che si può domare la paura e divenire così più forti. I sogni lucidi possono anche aiutare le persone a raggiungere obiettivi nelle loro vita. Alcune di queste applicazioni includono: simulazione e preparazione (provare nuovi piacere, praticarli o migliorare qualità atletiche), risoluzione creativa di problemi, ispirazione artistica, superare problemi sessuali e sociali, migliorare i rapporti con le persone, e guarigione fisica. La possibilità di accelerare la guarigione fisica, suggerita inizialmente da sognatori lucidi, è divenuta realtà grazie alla ricerca, e diviene una ragione tremendamente importate per sviluppare le capacità d’essere lucidi nei sogni.


In quale fase del sonno avvengo i sogni lucidi?

Il Dr. Stephen LaBerge e i suoi colleghi alla Stanford University hanno condotto loro esperimenti utilizzando, come segnali volontari dei sognatori lucidi durante il sonno REM (Rapid Eyes Movements), i movimenti oculari. La maggior parte dei muscoli del corpo sono paralizzati nel sonno REM per impedirci di agire all’esterno del sogno. Invece, visto che gli occhi non sono paralizzati, se si cerca deliberatamente di muovere gli occhi onirici in un sogno, anche quelli reali si muoveranno di conseguenza. I soggetti di LaBerge dormirono nel laboratorio mentre venivano registrate le misure standard del sonno fisiologico (onde cerebrali, tono muscolare e movimenti oculari). Non appena diventavano lucidi in un sogno, dovevano muovere i loro occhi in larghi movimenti da una parte all’altra, da destra a sinistra, nel modo più ampio possibile. Questo ha lasciato segni inconfondibili sulla registrazione fisiologica dei movimenti oculari. Le analisi dei tracciati hanno mostrato che in ogni caso, i segni dei movimenti oculari avvenivano senza ombra di dubbio nel bel mezzo del sonno REM. LaBerge ha svolto vari esperimenti sui sogni lucidi usando il metodo dei segnali del movimenti oculari, dimostrando interessanti connessioni tra le azioni sognate e relative risposte fisiologiche. Alcuni sono descritti nei suoi libri (vedi sezione Recensioni).


Correlazioni tra corpo onirico e corpo fisico

Grazie ai laboratori del sonno e a volontari molto bravi ad avere sogni lucidi spontaneamente, si sono potuti scoprire vari aspetti che legano il corpo onirico, che si trova dentro il sogno, a quello reale che dorme sul letto. Da questi dati si può intuire che le esperienze vissute durante un sogno lucido, determinano effetti simili a quelli che le stesse esperienze producono durante la veglia. Forse per il nostro cervello sognare di fare qualcosa o farlo veramente è la stessa cosa.

  • Durata dei sogni: Si è scoperto che la durata dei sogni lucidi è molto simile a quella reale. LaBerge ha chiesto a uno dei suoi volontari di contare fino a 10 nel sogno lucido, segnalando con i movimenti oculari (che sono rilevabili da uno strumento) quando iniziava a contare e quando terminava di farlo. L’intervallo medio rilevato nella realtà è stato di 13 secondi; si è arrivati così alla conclusione che il tempo nei sogni lucidi è molto simile, se non uguale, a quello della realtà.
  • Movimenti del corpo: Alcuni esperimenti hanno dimostrato che ad un’attività premeditata, nel sogno, corrisponde un movimento analogo dei muscoli reali impiegati nella medesima attività. Muovere nel sogno l’avambraccio in genere produce una minima contrazione su quello del proprio corpo fisico. La stessa cosa avviene per i movimenti oculari, che seguono quelli del corpo onirico. Se un sognatore lucido ruota i suoi occhi onirici sulla destra, i corrispondenti occhi fisici fanno lo stesso.
  • Respirazione: LaBerge ha dimostrato che la respirazione durante un sogno lucido influenza quella del corpo fisico mentre dorme. Se durante il sogno si trattiene il fiato, il corpo fisico entra in apnea. La stessa cosa succede se durante il sogno si varia l’intensità del respiro.
  • Contare e cantare: Il contare e cantare sono due attività gestite in maniera differente dal cervello, la prima dall’emisfero sinistro, la seconda da quello destro. Laberge ha dimostrato che durante un sogno lucido il contare o cantare attivano nel cervello le stesse zone che sono interessate nella realtà.
  • Attività sessuale: Durante i sogni lucidi si possono provare orgasmi simili a quelli che si hanno nella veglia. Anche qui si sono fatti esperimenti. L’orgasmo fisico è stato raggiunto da una volontaria di LaBerge durante un sogno lucido mentre era monitorata, cosa che invece non è avvenuta (nessuna eiaculazione) a due altri volontari di sesso maschile, anche se hanno riferito di aver provato forti sensazioni.

Un approccio psicofisiologico ai sogni lucidi

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Per coloro i quali hanno delle domande su che cosa siano i sogni e soprattutto i sogni lucidi un approccio psicofisiologico è un buon punto di partenza.

Solo un piccolo numero di persone riesce a sognare lucidamente volontariamente; la percentuale di sogni lucidi può essere maggiore in determinate culture o gruppi che praticano tradizioni spirituali come lo sciamanesimo, il taoismo, il buddismo, lo yoga tibetano e discipline specifiche che hanno come scopo il raggiungimento della consapevolezza.

La spiegazione fisiologica del sonno e dei sogni sono state approfondite attraverso lo studio e l’interpretazione dell’EEG (elettroencefalogramma), uno strumento che misura l’attività delle onde del cervello, o specificamente, l’attività degli impulsi elettrici neuronali. Altri apparecchi invece sono in grado di misurare il tono muscolare e il movimento oculare.

Alcuni sognatori possono entrare consapevolmente nella fase di sonno REM, di solito dopo un risveglio o un sonnellino diurno. Le ultime due ore di sonno contengono la più grande quantità di sonno REM, e sono di solito questi i sogni che noi possiamo più prontamente richiamare alla memoria dopo il risveglio.

Quindi, qual’è il significato biologico e la funzione evoluzionistica del sonno REM? Si sa che il ritmo delle onde Theta del cervello è associato al sonno REM. La porzione d’ippocampo della parte più interna del cervello è la fonte delle onde Theta e sembra essere generato in tutti i mammiferi durante le fasi cruciali dell’apprendimento. Un’altra osservazione interessante riguarda la quantità di tempo trascorso nel ciclo REM del sonno, nei neonati e nei bambini molto piccoli, suggerendo che l’attività del sogno è connessa all’apprendimento e all’immagazzinamento di informazioni. I sogni lucidi si verificano nella fase di sonno REM. Questo tipo di sogni sono caratterizzati da una più alta attività del Sistema Nervoso Centrale, rispetto al normale sonno REM. Normalmente nel sonno REM la facoltà critica del cervello è disattivata; più specificamente i neuroni aminergici sono ai loro livelli più bassi in questo tipo di sonno. I neurotrasmettitori, responsabili dell’attivazione dei neuroni aminergici sono in qualche modo inibiti, o più precisamente, messi da parte per il giorno successivo. Questi neurotrasmettitori sono associati all’attenzione critica e a scopi di apprendimento. La loro assenza, arresto o inibizione si trova in perfetto accordo con quello che accade nei sogni non lucidi: dove si accolgono ciecamente eventi bizzarri, strani ed inusuali. Normalmente, quando i neuroni aminergici sono inibiti durante la fase REM, anche il tono muscolare è inibito o paralizzato. Ma in qualche modo nei sogni lucidi, i neuroni aminergici durante la fase REM – e da qui la facoltà critica – sono attivi, mentre la paralisi muscolare permane. Il Dr LaBerge ha messo in evidenza che i sognatori lucidi sono in grado di agire riflessivamente, sentendosi liberi dagli obblighi delle abitudini. Visto sotto questa luce, il sogno lucido non sembra essere per niente una semplice anormalità, ma forse rappresenta una più alta funzione adattiva, il prodotto più avanzato di milioni di anni di evoluzione biologica.


Fonti